Attrezzo per il taglio delle piante erbacee, già in uso nell’età neolitica, quando si usarono f. di silice, poi in bronzo e quindi in ferro. Ha forme diverse secondo gli usi. Si distinguono la f. per cereali o messoria o falciola (fig. A) e la f. per foraggi o fienaia (B). La prima ha la lama stretta e curvata a circolo, e manico di legno breve, per essere impugnata con la destra mentre con la sinistra si sostengono gli steli da tagliare. La seconda ha la lama più grossa e pesante, triangolare, leggermente ricurva, assicurata a un manico lungo, provvisto di maniglie per impugnarlo con ambedue le mani.
In anatomia, la f. cerebrale (o grande f.) è il prolungamento della dura madre in forma di setto verticale e mediano che si insinua tra i due emisferi cerebrali. Lungo i suoi margini è percorsa da seni venosi: il grande seno sagittale inferiore, in corrispondenza del margine libero; il seno retto, in corrispondenza della linea d’attacco della f. sulla tenda del cervelletto. La f. cerebellare (o piccola f.) è il setto verticale e mediano situato nella parte posteriore della scatola cranica tra i due emisferi cerebellari.