In senso stretto, appalto generale delle imposte indirette attuato in Francia sotto J.-B. Colbert; in senso lato, qualsiasi tipo di appalto o affitto della riscossione di singole imposte a capitalisti nazionali o stranieri.
Istituzione antichissima, comune a gran parte dei popoli civili e non scomparsa del tutto nemmeno oggi, tende a esonerare l’autorità centrale dall’incomodo e dall’incertezza della riscossione, o a facilitare le anticipazioni di fondi necessari per fronteggiare spese. Il sistema, già largamente diffuso nel Medioevo in conseguenza della politica creditizia di principi e Comuni, trovò completa affermazione nelle monarchie assolute, specie in Francia, dove finì per limitarsi a imposte di consumo e dazi. Nel 1681 si arrivò così alla ferme générale, concessa per 6 anni a un solo appaltatore; in realtà ogni potere si accentrava nella società dei fermiers généraux, garanti dell’appaltatore, che si trasformarono in una vera aristocrazia dell’alta finanza, in parte ereditaria, suscitando violente opposizioni dalla metà del 18° secolo. Il sistema risultava infatti costoso per l’erario e vessatorio per i contribuenti, ma la compagnia si era costituita una tale rete di interessi che soltanto la Rivoluzione riuscì a spazzarla via.