L’osso (detto anche perone) che assieme alla tibia costituisce lo scheletro della gamba. Ha corpo prismatico-triangolare, e quasi rettilineo. L’estremità superiore, detta testa della f., presenta una superficie articolare in rapporto con analoga faccetta del condilo esterno della tibia. L’estremità inferiore ha forma di voluminosa eminenza e costituisce il malleolo esterno del collo del piede. Questa estremità si articola con la tibia, e, assieme a questa e all’astragalo, costituisce l’articolazione della gamba col piede (articolazione tibio-tarsica).
In anatomia comparata, il fibulare è l’osso o cartilagine dell’arto posteriore dei vertebrati tetrapodi situato nella parte prossimale interna del basipodio.
Sorta di spilla piegata ad arco con capo avvolto a spirale, usata per allacciare sulle spalle o sul petto vesti di pelle o di stoffa. Serviva anche come gioiello e, nel basso Impero, quale insegna di potere. La classificazione tipologica ed evolutiva delle f. costituisce un prezioso elemento cronologico nello studio delle antiche civiltà.
La f. è dapprima esclusivamente bronzea, poi anche di ferro, argento, oro; assume ornati in ambra, osso, pasta vitrea e in età romana anche in gemme e pietre preziose. I primi tipi di f., sono ad arco: arco di violino (2° millennio: Sicilia, valle danubiana, civiltà tardo-micenea, Creta, Cipro); ad arco semplice o spezzato (prima età del Ferro), che poi darà origine ai tipi ad arco di drago o serpeggiante, con apici, bottoni e cornetti; arco a doppia spirale, a nastro, a losanga, a occhiali (Germania e Scandinavia); ad arco ingrossato, liscio o graffito; a sanguisuga, rivestita talvolta di dischi di ambra; a navicella, vuota internamente; ad arco piatto (Italia settentrionale; tutti dell’età del Ferro). Bellissimi gli esemplari aurei orientalizzanti dell’Etruria, alcuni con grandi dischi, con fine decorazione e granulazione, filigrana e sbalzo. In Grecia nel periodo geometrico si ha il tipo a larga staffa con lamina quadrangolare, spesso con figurazioni graffite. L’uso della f. si limita molto dopo il 5° sec. a.C. Nella civiltà di La Tène intorno al 5° sec. a.C. nascono i tipi a balestra e a scorpione. Adorne di pietre e coralli sono le f. delle necropoli galliche. Nel 1° sec. d.C. insieme ai tipi tradizionali, si hanno f. con pendagli, a corpo di animali, di vasi; il capo trasversale perde le spirali e diviene un cilindro terminante in bottoni nel tipo a croce latina. Nel periodo barbarico si sviluppano i tipi a croce latina, e a T con fitta decorazione, e compaiono f. a forma di api, di aquile, a scudo, a medaglione, a ottagono, a S, a staffa. Tipi bizantini sono quelli a bottone con tre o più pendagli, con perle; i fermagli a medaglione con ornati e figure.