fico d’India Nome comune della pianta succulenta Opuntia ficus-indica (v. .) e del suo frutto. La pianta è alta fino a 5 m, della famiglia Cactacee, ha rami (cladodi) articolati, ellittici od obovati, appiattiti, carnosi, detti pale; questi sono di un verde un po’ glauco e cosparsi di ciuffi (glochidi) di piccoli aculei che si formano all’ascella delle foglie, minutissime e fugaci; dal centro di ogni glochidio (➔) sorgono spesso 1-2 spine robuste. I fiori si sviluppano di solito al margine superiore dei cladodi, hanno perigonio di molti pezzi, gli esterni sepaloidei, gli interni, gialli, petaloidei, stami numerosi e ovario infero uniloculare, con lo stilo che reca 6-8 stigmi. Il frutto è una bacca, con polpa mucillaginosa e molti semi ossei: è ovoide, troncato e ombelicato all’apice, all’esterno con ciuffi di aculei, come nei rami vegetativi. È originario probabilmente del Messico, dove già nell’epoca precolombiana era coltivato in parecchie varietà. Attualmente si coltiva nel Mediterraneo, Africa meridionale, California ecc., e in vari paesi si è spontaneizzato. Delle molte razze se ne ricordano con frutto a polpa gialla (la più comune), a polpa bianca, a polpa rosso-violetta. I frutti si consumano freschi o anche secchi.