Comune della Puglia (di 509,2 km2 con 149.673 ab. nel 2020) capoluogo di provincia, a 76 m s.l.m. al centro del Tavoliere. Pur avendo svolto a lungo le funzioni tipiche della grande borgata rurale nei confronti di un territorio privo di ostacoli naturali e attraversato da vie di comunicazione su di essa convergenti, F. presenta una struttura urbanistica composita, con planimetria solo in parte radiocentrica.
La ricostruzione posteriore al terremoto del 1731 avvenne su uno schema ortogonale, con strade larghe e rettilinee, intorno al vecchio nucleo murato, il cui perimetro è ancora oggi individuabile nelle vie Manzoni e Fuiani, nel corso Garibaldi e nella piazza Piano della Croce. L’espansione recente della città ha seguito, in prevalenza, le direttrici nord-occidentale e orientale, mentre a NE la ferrovia ha rappresentato un limite valicato soltanto lungo la statale Garganica. La popolazione comunale si è mantenuta in condizioni complessivamente stazionarie dagli anni 1980 al 2000, F. infatti costituisce una rilevante eccezione al processo di decentramento che ha caratterizzato, dagli anni 1970, quasi tutte le grandi città, anche meridionali. L’agricoltura è il settore portante dell’economia; il terziario si è evoluto dalla classica struttura agricolo-commerciale verso attività direzionali e finanziarie, per lo più ubicate nel quartiere centrale, mentre la presenza di un’area industriale (lavorazioni alimentari, meccaniche, tessili, chimiche, della carta e dei materiali da costruzione) ha stimolato la localizzazione di servizi alle imprese. La posizione nodale nella rete dei trasporti, sia stradali sia ferroviari, fa della città il centro per la distribuzione e il commercio dei prodotti agricoli; F. è sede della Fiera Internazionale dell’Agricoltura e della Zootecnia.
Ricordata la prima volta nel 1069, Federico II vi costruì nel 1223 il palazzo-fortezza, che divenne una delle sue residenze preferite, e del quale resta solo una porta di maestro Bartolomeo da Foggia. Gli Aragonesi nel 1447 la crearono sede della dogana del Tavoliere per gli armenti transumanti dagli Abruzzi (abolita dai Francesi nel 1806) e vi convocarono il Parlamento generale nel 1480.
Fra i monumenti, il duomo, iniziato verso il 1170 e rifatto nel Settecento, ancora mostra le originarie forme romanico-pugliesi (nella cripta, notevoli capitelli del 13° sec.).
Provincia di F. (6964 km2 con 606.904 ab. nel 2020). Detta anche Capitanata, comprende 61 comuni. È formata da una pianura centrale (Tavoliere), dai rilievi prevalentemente argillosi del Subappennino Dauno (M. Cornacchia, 1151 m), a O, e dal massiccio calcareo del Gargano, a NO; inoltre, dall’arcipelago delle Tremiti. Il territorio è delimitato, a NO, dal Fortore e dal torrente Saccione e, a SE, dal basso corso dell’Ofanto; tra gli altri corsi d’acqua, i torrenti Candelaro e Cervaro hanno dato luogo, in passato, a notevoli problemi idrogeologici, successivamente risolti con opere di bonifica. Da segnalare a N, la presenza dei laghi di Lesina e Varano. Negli anni 1980 e 1990 l’incremento demografico ha interessato i centri maggiori dell’interno e costieri (Cerignola e Manfredonia), la fascia litoranea del Gargano, fortemente trasformata dal turismo, e, in parte, la cintura intorno al capoluogo; hanno, invece, registrato una dinamica negativa soprattutto i comuni minori del Subappennino Dauno.
Le colture cerealicole (pur se ancora rilevanti e pari a circa il 10% della produzione nazionale) sono largamente affiancate da colture ortofrutticole ad alto rendimento, mentre le foraggere garantiscono un allevamento stanziale, in luogo delle tradizionali soste invernali della pastorizia transumante. L’apparato industriale è piuttosto debole, come evidenziato anche dalla localizzazione degli impianti che restano concentrati nei principali poli urbani; i settori più attivi sono quelli basati sulle produzioni del primario, oltre ai comparti della chimica, petrolchimica e della meccanica (nel capoluogo). Tuttora importante la produzione delle saline, a Margherita di Savoia (circa 5/7 milioni di quintali l’anno). In continuo incremento i flussi turistici diretti al Gargano e alle Isole Tremiti. Tuttavia, riguardo al reddito pro capite, la provincia rimane ancora agli ultimi posti della graduatoria nazionale.