In grammatica, si dice f. l’accento grafico usato per indicare il timbro di e, o toniche.
Valori f. In un testo letterario o poetico, i valori di suono che la parola, la sillaba, o la singola vocale o consonante hanno in rapporto all’ispirazione lirica e ai fini dell’espressione estetica.
Nella metodologia didattica, in relazione al primo insegnamento del leggere e dello scrivere, è chiamato metodo f. quello che prende in considerazione il puro suono delle lettere dell’alfabeto (a, bbb..., rrr...), diversamente dal cosiddetto metodo alfabetico, basato sulla compitazione del ‘nome’ di ciascuna lettera (per es.: enne-a: na, esse-o: so = naso). Il primo metodo, più corretto dal punto di vista fonetico, si rivela però alquanto estraneo alla psicologia del bambino, al quale il semplice suono, fuori dalla realtà della parola, risulta un’astrazione di difficile apprendimento. Più frequente applicazione trova un metodo misto, fonico-sillabico, basato sulla seguente procedura: apprendimento delle vocali; associazione di vocali e consonanti; scansione sillabica delle parole.