Falda f. Strato acquifero, non in pressione, formato dalla porzione delle acque meteoriche che penetra nel terreno, attraversa gli strati permeabili, e si arresta su un fondo impermeabile sul quale si innalza fino a una certa altezza ( livello f.). Rappresentando una falda f. in planimetria, si possono tracciare linee che congiungono i punti di uguale livello f. dette isofreatiche, le quali, come le isoipse di una carta topografica, danno una chiara idea dell’andamento e del movimento della falda.
La freatimetria è il ramo dell’idrologia che studia il regime della falda f., ossia le sue variazioni di portata, che generalmente si manifestano con oscillazioni del livello freatico. Nel suo campo di studio rientrano anche le indagini sulla direzione e la velocità di spostamento della falda freatica. Rilevazioni periodiche delle variazioni altimetriche della superficie f. sono effettuate in Italia dalle stazioni freatimetriche delle varie sezioni del servizio idrografico dei Lavori pubblici.
Fauna f. In ecologia, complesso degli organismi che vivono nelle acque f. (➔ interstiziale). A secondo della permanenza nell’ambiente f. si distinguono organismi freatobi, che si sono adattati all’ambiente delle acque f.; freatofili, che preferiscono tale ambiente ma possono vivere anche nell’ambiente bentonico, marino o lacustre; freatoxeni (o freatosseni) se vi compaiono occasionalmente.