(fr. Fribourg; ted. Freiburg) Città della Svizzera occidentale (33.836 ab. nel 2008), capitale del cantone omonimo (1671 km2 con 263.241 ab. nel 2008). Situata a sud-ovest di Berna su uno sperone roccioso dell’altopiano che si estende fra le Alpi friburghesi, il Lago di Morat e il cantone di Vaud, a un’altezza media di 600 m s.l.m., sorge sulle sponde della Sarine (2 ponti sospesi): la parte antica, di carattere medievale, si trova quasi a picco sul fiume, mentre le parti più recenti si sono estese sui depositi alluvionali delle rive. La città è una delle poche città bilingui della Svizzera. Il cantone è pieno di piccoli e grandi laghi, come quello Neuchâtel e di Morat. A F. l’attività secondaria, che si affianca a quella commerciale, più antica, è sviluppata nei rami chimico, metalmeccanico, alimentare, tessile, della carta e del legno; attivo anche il settore terziario avanzato. Per mezzo di quattro linee ferroviarie F. è collegata con Berna, Losanna, Estavayer, Morat. Di notevole importanza è l’università, fondata nel 1889.
La città attuale sorse verso il 1160 per opera del duca Bertoldo IV di Zähringen, da cui ebbe la prima carta comunale. La sua posizione fra il Vaud e il Bernese le assicurò un rapido sviluppo commerciale, base della sua futura autonomia politica. Sebbene sottoposta dal 1218 ai conti di Kyburg e dal 1277 al 1452 agli Asburgo, quindi ai Savoia, poté già nel 1243 contrarre alleanza con Berna e in seguito lottò a lungo contro questa e i Savoia, finché, nel 1403, entrò a far parte in piena parità di diritti dell’alleanza svizzera con la Francia nella lotta contro la Borgogna; al termine di questa si sottrasse definitivamente (1477) alla sovranità sabauda. Entrò nel 1481 nella confederazione dei cantoni svizzeri, ma la sua fedeltà al cattolicesimo determinò la crisi dei rapporti con le città protestanti e la sua subordinazione, nel 17° e 18° sec., alla politica francese. Dopo il 1845 ebbe parte direttiva nella guerra dei cantoni cattolici (Sonderbund), finché fu costretta a capitolare (14 novembre 1847); conclusa la parentesi radicale del 1848-56, tornarono al potere i conservatori, sino alla modificazione in senso liberale della sua costituzione (1921).
La città ha un aspetto molto pittoresco, dovuto sia alla sua posizione sia ai numerosi monumenti. Notevoli la cattedrale, iniziata nel 1283 e compiuta nel 16° sec., dove predomina l’influsso francese; il convento dei francescani (la chiesa conserva alcune parti gotiche), quello dei cistercensi (fondato nel 1255 e trasformato nel 18° sec.) e la chiesa di S. Michele, barocca. Il Palazzo Comunale (1505-22), quello della prefettura (18° sec.) e molte case gotiche completano il quadro della città, ancora cinta dagli antichi bastioni.
Congresso di F. Nel 1476 pose fine alla guerra dei cantoni svizzeri contro la Borgogna e la Savoia. Berna e F. ottennero ingrandimenti territoriali e il pagamento di una forte somma di denaro da parte di Iolanda, duchessa di Savoia.