Neuchâtel (ted. Neuenburg) Città della Svizzera (32.592 ab. nel 2009), capitale del cantone omonimo. È una città-giardino posta a 432 m s.l.m. sulla sponda nord-occidentale del lago omonimo, alle pendici meridionali dello Chaumont (1175 m). Nodo di comunicazioni (ferrovie Berna-Besançon e Olten-Losanna), è notevole centro culturale (università), amministrativo e turistico. Di antica tradizione è l’industria degli orologi, cui si affiancano quelle degli apparecchi elettrici e del cioccolato.
L’odierna città sorse nell’11° sec., intorno a una fortezza (Novum Castellum) dei duchi di Borgogna. N. si sviluppò rapidamente come centro commerciale e nel 1214 ottenne dai suoi conti una carta di diritti; la borghesia cittadina volle però rendersi di fatto indipendente dal potere comitale e a tal fine stipulò nel 1406 con Berna un trattato di combourgeoisie, che la costrinse a partecipare alle guerre combattute da quella città nel 15° e 16° sec., ma le assicurò piena autonomia nella politica interna. Passata alla Riforma nel 1530, la città continuò a essere governata dalla sua borghesia fino al 18° sec., quando le sue vicende politiche, determinate dall’influenza dei re di Prussia, vennero a risolversi definitivamente in quelle generali del principato.
Cantone di N. (803 km2 con 170.924 ab. nel 2009), confina a O con la Francia, a N con il cantone di Berna, a S con quello di Vaud, a E con il lago omonimo. Comprende il versante sud-orientale della catena del Giura. Le disparità climatiche sono molto marcate, con temperatura mite presso il lago, ma con rigidi inverni ed estati non calde nella regione montagnosa. Questa è in prevalenza coperta di boschi e pascoli, ed è centro di una forte produzione di latte e di formaggi. I maggiori prodotti agricoli, la cui coltura si limita a un’esile fascia presso il lago, sono quelli ortofrutticoli e della vite (si producono vini molto pregiati: Cortaillod, Boudry, St. Aubin, St. Blaise, Corcelles, Auvernier). L’economia ha carattere essenzialmente industriale (orologi, meccanica di precisione, sci).
Dall’11° sec. signoria di una famiglia comitale il cui capostipite fu (dopo il 1034) Ulrico conte di Feuis; la contea fu unita dal 1592 alla signoria di Valangin, e passata per varie famiglie (Hochberg, Orléans-Longueville), fino agli Hohenzollern di Prussia (1707); questi nel 1814 consentirono che fosse compresa come cantone nella Confederazione elvetica, e, dopo la proclamazione (1848) della repubblica, rinunciarono (1857) al possesso.
Lago di N. (ted. Neuenburger See) Lago (216 km2) della Svizzera occidentale, tra il Giura a O e le Alpi di Friburgo a E; ha forma all’incirca rettangolare e direzione SO-NE; profondità max 154 m. Il suo bacino imbrifero (2670 km2) è costituito dai fiumi Areuse, Seyon, Thièle (dal Giura) e Broye (dalle Alpi di Friburgo). Si scarica a NE con il fiume Thièle che lo unisce al Lago di Biel e al fiume Aare. Lungo le rive resti di stazioni preistoriche (civiltà di La Tène).