Popolazione dell’Africa occidentale, diffusa in 15 Stati come minoranza etnica. I F. (detti anche Peuls, Fulani, Fellata, Platié ecc.) sono insediati nella fascia semidesertica del Sahel fino al confine della foresta guineana. Anziché in raggruppamenti compatti, vivono disseminati tra le popolazioni autoctone, delle quali costituiscono spesso uno strato dominante. Si spinsero anticamente verso la costa occidentale, proveniendo forse dalla Libia meridionale o dall’Alto Egitto, mentre in tempi storici, contemporaneamente alla loro conversione all’Islam – a cominciare dal 13° sec. – migrarono, in senso contrario, verso le regioni interne. La loro espansione massima si ebbe con la guerra santa dei 18°-19° sec., allorché si spinsero a E, fondando Stati teocratici centralizzati, e fu arrestata solo nel 19° sec. dalla colonizzazione europea.
I F. sono prevalentemente dediti alla pastorizia e vivono dei prodotti del bestiame allevato (zebù, montone, cammello, capra) al quale conferiscono anche un notevole significato simbolico e culturale. Oltre ai F. nomadi e dediti alla pastorizia esistono molti gruppi F. sedentari o seminomadi che hanno integrato la zootecnia con forme di agricoltura. Nella società dei F. l’artigianato e le altre attività sono riservate a gruppi non F. riconducibili a differenti gruppi etnici. Dal punto di vista religioso, la diffusione dell’Islam ha limitato la diffusione dei culti preislamici rinvenibili soprattutto fra i gruppi nomadi. La lingua dei F. è il pulaar o fulfulde.