Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione in Palestina, quando il popolo d'Israele fu ridotto alla tribù di Giuda, e fino al tempo presente. Secondo altri il termine g. si può usare più propriamente a partire dalla distruzione del secondo tempio nel 70 d.C.
L'idea monoteistica, con la conseguente condanna di ogni forma di idolatria, è un fondamento permanente della cultura religiosa ebraica. La raffigurazione divina è sentita dall'ebraismo come il grado peggiore dell'eresia: in una sinagoga, pertanto, non si trovano immagini né di Dio stesso né delle sue creature.
La legge religiosa del popolo ebraico è la Torah, ossia l'insieme degli insegnamenti e prescrizioni rivelati da Dio attraverso Mosè e raccolti nei cinque libri del Pentateuco. Tale legge è molto dettagliata: vi sono per es. precise regole in fatto di cibo. La base della vita ebraica tradizionale è costituita dai precetti: 613 fra regole positive (di obbligo) e negative (di divieto) che la tradizione ebraica ha ricavato e formulato dalla legge biblica. Il culto ebraico è essenzialmente preghiera. Il giorno festivo è il sabato, consacrato alla memoria e al rispetto del riposo divino dopo la creazione. In questo giorno agli ebrei è vietato compiere qualunque tipo di lavoro, inteso come tutto ciò che in qualche modo cambia l'ordine delle cose o crea qualche cosa. Nella tradizione ebraica le donne non hanno ruolo nel culto. L'ebraismo riformato, sviluppatosi nel corso del 20° sec., le ha 'associate' al culto, ma per la tradizione restano preposte alla casa e all'educazione dei figli, mentre la preghiera in sinagoga è riservata agli uomini. Non tutti gli ebrei del mondo osservano scrupolosamente le regole e i precetti. Oggi gli osservanti sono anzi una netta minoranza; ciò non significa che gli ebrei non osservanti vadano incontro a sanzioni. Per il g. è fondamentale il principio di responsabilità: ognuno fa i conti con sé stesso e con Dio.
Il tempo e la memoria sono elementi fondamentali per un popolo che ha vissuto millenni senza una terra. Gli ebrei contano gli anni a partire dalla data tradizionale della creazione del mondo: per es. il 2007 corrisponde all'anno 5767; i mesi ebraici corrispondono alle fasi della Luna.