(ingl. Great Lakes) Nome collettivo dei laghi nordamericani Superiore, Michigan, Huron, Erie e Ontario, con i loro canali d’intercomunicazione, che alimentano il fiume San Lorenzo.
Situati al confine tra il Canada e gli USA, i G. presentano le seguenti superfici: Superiore, 84.131 km2; Michigan, 58.016 km2; Huron, 61.797 km2; Erie, 25.612 km2; Ontario, 18.941 km2. A N di essi è il margine del tavolato laurenziano. Con il successivo ritirarsi del ghiaccio e l’intervenuta inclinazione del suolo a E, si formarono due ampi bacini, di cui uno comprendeva la maggior parte dei laghi Superiore, Michigan e Huron, l’altro il Lago Ontario, la Valle di San Lorenzo e la depressione del Hudson-Mohawk. L’affiorare dei calcari duri (arcaici) del Niagara produsse il gradino dal quale l’acqua del Lago Erie si getta nel fiume che alimenta l’Ontario. Il dislivello tra i due laghi è di circa 100 m e il gradino forma la soglia delle cascate del Niagara, la cui altezza è di circa 50 m. Il Lago Superiore comunica con il Lago Huron mediante il St. Mary’s; il Lago Michigan con il Lago Huron per mezzo dello Stretto di Mackinac. Il Lago Huron si scarica nel Lago Erie attraverso il fiume St. Clair. Il Lago Erie comunica con il Lago Ontario attraverso il Niagara e l’Ontario è scaricato dal San Lorenzo.
L’influenza dei laghi sul clima è evidentissima. Fino a 50 km da essi le temperature sono molto più miti in inverno e più fresche in estate, e le sponde dei laghi Erie e Ontario sono note per i loro frutteti. I laghi mantengono l’atmosfera abbastanza umida e aumentano le precipitazioni, facendole prolungare fino all’estate avanzata. Sui 5 laghi la navigazione è quasi sospesa da metà dicembre ai primi di aprile circa, a causa dei ghiacci; per il Lago Superiore il periodo di sospensione comincia prima e finisce più tardi.
Politicamente i G. (eccetto il Lago Michigan, che appartiene interamente agli Stati Uniti) segnano il confine tra Stati Uniti e Canada; questo confine ha scarsa influenza sulla struttura economica, i modi di vita, le correnti di traffico, gli scambi culturali tra i due paesi. L’apertura della grande via marittima del San Lorenzo (1959) ha accentuato nella navigazione che vi si effettua il carattere di marittimità, consentendo alle navi oceaniche di superare le rapide del fiume (complessivamente 75 m di dislivello) e di accedere da Montreal al Lago Ontario senza bisogno di trasbordo. Grazie ad altre opere di canalizzazione (tra le quali Canale Welland, che supera il gradino del Niagara con 25 chiuse) le navi possono arrivare fino a Duluth, all’estremità occidentale del Lago Superiore. In tal modo l’interno del continente nordamericano viene a essere collegato all’Oceano Atlantico da una via di comunicazione interna lunga ben 2800 km.
La fauna presenta condizioni simili in tutti i G.; nei fondi costieri, rocciosi o sabbiosi, vivono larve d’Insetti, diverse specie di Molluschi, Oligocheti, Irudinei, Planarie, inoltre molti pesci costieri che non si spingono oltre i 10 m di profondità (Percopsis, Notropsis, Fundulus, Umbra, anguille) e le loro larve. Nella zona pelagica superficiale (fino a 25 m) oltre ai pesci costieri se ne trovano altri: l’aringa di lago, lo storione, il luccio ecc. La zona da 25 a 54 m è abitata da vari Invertebrati e da molti pesci tra cui la trota di lago, che risale sopra i 25 m per deporre le uova ecc. Anche nella zona profonda (oltre i 54 m) si trovano Crostacei e alcuni pesci. La vita vegetale è presente con una limitata varietà di esemplari (pochissime piante aderenti al fondo). Fino a 25 m di profondità si trovano alghe filamentose e Charae; Nostocacee e Diatomee fino a circa 55 m.
G. furono scoperti ed esplorati specialmente dai Francesi durante il 17° sec. (S. de Champlain, probabilmente per primo, raggiunse i laghi inferiori nel 1615; J. Nicolet scoprì il Lago Michigan nel 1634). La fondazione di Detroit (1701) offrì ai Francesi il controllo della regione che, ricchissima di pellicce, nei decenni successivi divenne motivo di lotte lunghe e accanite tra coloni francesi e inglesi, poi tra Stati Uniti e Gran Bretagna fino alla conclusione della guerra del 1812. L’apertura, nel 1820, del Canale Erie, diede una spinta decisiva alla colonizzazione della regione.
Con un trattato sulle acque di frontiera (1909), gli USA e il Canada hanno creato una commissione congiunta (International joint commission) competente per ogni questione relativa alla gestione delle risorse idriche.
Questa grande regione naturale e antropica, caratterizzata da fondamentali funzioni di polarizzazione demografica, economica e urbana, alla fine del 20° sec. contava oltre 40 milioni di abitanti. L’industria mantiene un ruolo trainante per l’economia regionale, anche se il suo peso, nonostante gli indici della produzione industriale siano in aumento, è andato progressivamente declinando in conseguenza di una notevole modificazione della composizione produttiva interna. I tradizionali settori di base (in particolare, l’industria siderurgica e i comparti da essa dipendenti) hanno subito notevoli contrazioni, anche se l’industria automobilistica (Detroit) ha mantenuto un peso ragguardevole. Al contrario, notevole dinamicità e grandi capacità di affermazione sui mercati locali e, soprattutto, internazionali hanno mostrato i settori ad alta tecnologia (prodotti per l’elettronica, le comunicazioni, la componentistica ecc.), il cui peso nel contesto economico del distretto dei G. è andato rafforzandosi con il progredire degli anni. Un massiccio sviluppo si è poi verificato nel settore dei servizi e nel terziario avanzato in particolare. Università, giornali, finanza, ricerca sono solo alcuni esempi di funzioni che nel corso degli ultimi 15 anni del 20° sec. si sono rafforzate e continuano a rappresentare attività in forte crescita. L’importanza economica locale è poi sottolineata dall’entità dei flussi che coinvolgono tutte le infrastrutture di trasporto. Gli aeroporti della sola Chicago movimentano quasi 100 milioni di passeggeri l’anno (cifra quasi triplicata se si considera il movimento aeroportuale di tutte le altre città), mentre il traffico commerciale che si svolge lungo i laghi e i canali è di circa 40 milioni di t annue di merci sulla via marittima del San Lorenzo e di circa 60 milioni di t alle chiuse di Sault Sainte Marie.
In relazione ai notevoli processi di addensamento demografico e produttivo si è posto il problema dell’inquinamento delle acque, cui contribuiscono anche le attività agricole e zootecniche svolte nell’entroterra. Le iniziative che sono state adottate (divieto d’impiego dei fosfati nei prodotti detergenti, controlli sugli scarichi di rifiuti tossici) hanno permesso di conseguire un parziale miglioramento della situazione.