Fiume della Spagna meridionale (657 km; bacino, 57.000 km2; portata media alla foce, 200 m3/s), uno dei maggiori della Penisola Iberica. Asse idrografico dell’Andalusia, lungo il suo corso sorgono grandi città come Cordova e Siviglia. I Romani lo conoscevano con il nome, probabilmente iberico, di Baetis; gli Arabi lo chiamarono al-Wādi al-Kebīr, «il gran fiume». Nasce dalla Sierra de Cazorla e dopo breve corso montano entra nella pianura andalusa, disegnando ampi meandri; riceve abbondante tributo di acqua dai rilievi che a N (Sierra Morena) e a S (Sierra Nevada) cingono la sua aperta valle; particolarmente notevole è il tributo, da sinistra, del Genil. Da Siviglia (dove scorre a 10 m s.l.m.) alla foce, il G. è navigabile. Poco a S di Siviglia si divide in tre rami, poi torna a riunirsi in un’unica corrente prima di sfociare nell’Oceaano Atlantico, dopo aver bagnato una pianura pantanosa (Las Marismas) interessata da imponenti opere di bonifica e di colonizzazione. Lungo il litorale il carico alluvionale del fiume ha creato un cordone dunoso (Arenas gordas). La foce, a San Lúcar de Barrameda, ha richiesto notevoli lavori per permettere l’accesso delle navi.