Comune della prov. di Perugia (525,1 km2 con 32.804 ab. nel 2008, detti Eugubini o anche Gubbiesi). La cittadina è situata a 522 m s.l.m. su uno sprone del fianco occidentale del Monte Ingino (sul quale sorge il santuario di S. Ubaldo) presso lo sbocco del torrente Camignano in un’ampia pianura, antico fondo lacustre, percorsa dal torrente Saonda. Conta industrie meccaniche, dell’abbigliamento, delle calzature e dei materiali da costruzione, e fiorenti e attività artigianali del ferro battuto, delle ceramiche artistiche e della tipografia. Stazione appenninica di villeggiatura.
Fu importante città umbra (di cui si ha notizia dalle Tavole eugubine ➔ iguvine, tavole). Dal principio del 3° sec. a.C. alleata dei Romani, che alla fine della guerra sociale la eressero a municipio (Iguvium; più tardi Eugubium). Distrutta da Totila (552) durante la guerra greco-bizantina, nel Medioevo divenne Comune popoloso e fiorente; nonostante le lotte interne e la sua partecipazione alle guerre tra il Papato e l’Impero, riuscì a estendere la propria giurisdizione su un vasto territorio. Nel 13° sec. prevalse la parte guelfa e l’importanza del Comune trovò conferma nella presenza in molte città guelfe della Toscana e dell’Umbria di podestà e capitani del popolo eugubini. La città era in signoria a Giovanni Gabrielli, quando Albornoz la conquistò per la Chiesa, intorno al 1360; ribellatasi all’autorità papale nel 1376, per tre anni si resse ancora a libero Comune. Nel 1384 si diede volontariamente in signoria ai Montefeltro: da allora la sua storia si confonde con quella del ducato di Urbino nel quale godette di speciali privilegi.
Ricca di testimonianze archeologiche romane, G. conserva l’aspetto medievale: Palazzo dei Consoli (1332-37, Angelo da Orvieto e Gattapone), ora sede del Museo Civico e della Pinacoteca Comunale; palazzi Pretorio e del Bargello (13° sec.). Fra le chiese, S. Pietro (13° sec.); la cattedrale (13° sec.; facciata del 16°, con sculture del 13°); S. Francesco (1259; rifatta nel 17° sec.); S. Domenico (l’antica S. Martino, 1287); S. Agostino (13° sec.). Il palazzo dei Montefeltro (o Ducale, 1480 ca.) fu eseguito forse su disegni di Francesco di Giorgio Martini. A G. fiorì nel 15° sec. l’arte della maiolica, con Giorgio da Gubbio.
Fra le manifestazioni tradizionali, va ricordata la caratteristica ‘corsa dei ceri’, che ha luogo il 15 maggio di ogni anno, vigilia della festa di s. Ubaldo, patrono della città.