Matematico italiano (Venezia 1879 - New York 1943). Apportò contributi originali e profondi in molti rami della matematica, come in analisi (riduzione di integrali doppi, estensione alle funzioni additive di insieme dei teoremi di Rolle e della media - una delle quali porta oggi il suo nome -, funzioni analitiche di più variabili complesse) e nel calcolo delle variazioni (principio di minimo, teoria degli autovalori).
Allievo di U. Dini e L. Bianchi alla Normale di Pisa, fu prof. nelle univ. di Catania e di Genova e, dal 1908, al Politecnico e all'univ. di Torino; nel 1938, in seguito ai provvedimenti razziali, emigrò negli Stati Uniti, ove divenne membro dell'Institute for advanced study di Prince ton e poi prof. nell'università di New York. Socio nazionale dei Lincei (1932-38), membro di altre accademie e società scientifiche italiane ed estere. Argomenti particolarmente coltivati dal F. sono stati la teoria dei gruppi continui e discontinui (criteri di di scontinuità propria, funzioni automorfe e funzioni più volte periodiche, metrizzazione di gruppi continui) e la geometria differenziale, con l'estensione alla geometria non euclidea di molte proprietà della geometria differenziale classica e alla geometria proiettiva di molti concetti della geometria differenziale metrica, quali l'elemento lineare, la geodetica, l'applicabilità. A questi argomenti il F. ha anche dedicato dei trattati. Si interessò anche di fisica matematica e ingegneria: correzione del tiro delle artiglierie, equazioni delle membrane e delle piastre, studî di ottica, acustica, relatività, ecc.
Tra le sue opere: Introduzione alla teoria dei gruppi discontinui e delle funzioni automorfe (1908); Geometria proiettiva differenziale (2 voll., con E. Čech, 1926-27).