Composto chimico, NH2OH, formalmente derivato dall’ammoniaca per sostituzione di un atomo di idrogeno con un gruppo ossidrilico. Si presenta come una sostanza solida cristallina, incolore, deliquescente, che fonde a 33 °C; molto solubile in alcol, poco in cloroformio, in benzene e in etere. Nelle condizioni ordinarie, sia allo stato solido sia in soluzione, non è molto stabile ma si decompone lentamente con formazione di ammoniaca, di acqua e di azoto o protossido di azoto o, anche, di una miscela dei due; per ovviare a questa instabilità l’i. viene generalmente impiegata sotto forma di cloridrato (NH2OH•HCl), di solfato ecc. È una base più debole dell’ammoniaca e, come questa, forma una grande varietà di sali, noti, in analogia con i sali di ammonio, con il nome di sali di idrossilammonio, di formula generale NH3OHX, ove X è un residuo acido monovalente organico o inorganico. L’i. si comporta come riducente e come ossidante: in soluzione alcalina riduce i tetrationati a solfati, l’ossido rameico a rameoso, mentre ossida i sali ferrosi a ferrici. Con le aldeidi e i chetoni reagisce con formazione di ossime. Industrialmente si ottiene per riduzione del nitrito di sodio con bisolfito sodico e anidride solforosa; si forma il sale sodico del derivato disolfonico della i., secondo la reazione:
NaNO2+NaHSO3+SO2 ⇄ N(SO3Na)2OH;
Per successiva azione dell’acqua, a caldo, si ottiene il composto (NH3OH)HSO4, da cui poi deriva l’i., che si impiega come agente riducente o in sintesi organiche.
Con il nome di idrossilammine sono noti i composti organici che si ottengono dall’i. per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno con gruppi idrocarburici monovalenti. Si conoscono due serie di composti: alla prima appartengono i composti nei quali il gruppo idrocarburico R sostituisce l’idrogeno legato all’azoto e aventi formula generale RNHOH, oppure R2NOH, oppure [R3NOH]+ (derivati N-sostituiti); alla seconda appartengono invece i composti di formula generale NH3OR (derivati O-sostituiti), nei quali il gruppo sostituisce l’idrogeno dell’ossidrile. I composti della prima serie si ottengono per es. per reazione dei cloruri alchilici con i sali di idrossilammonio; i composti della seconda serie si preparano per alchilazione di derivati dell’i. (ossina e acidi idrossammici).