Psicologo (n. Varsavia 1888 - m. 1983), nipote di Émile. Trasferitosi a Parigi nel 1906, vi compì studî di medicina, scienze e filosofia. Nel 1923 divenne direttore del laboratorio di psicologia fisiologica dell'Istituto di psicologia dell'università di Parigi. Segretario di redazione (1920) e dal 1938 direttore del Journal de psychologie normale et pathologique, M. rappresenta l'indirizzo della psicologia storica, inteso a correggere gli aspetti deterministici della sociologia di É. Durkheim, maturato nel rapporto con studiosi di sociologia e di storia come M. Mauss e L. Gernet e recepito nella ricerca di J.-P. Vernant e della sua scuola. La sua concezione della psicologia storica è consegnata in particolare al libro Les fonctions psychologiques et les oeuvres, che è anche la sua thèse de doctorat (1948). Costituiscono l'oggetto di questa disciplina le funzioni psichiche, i quadri mentali e le loro trasformazioni, perseguiti attraverso le opere create dall'uomo nei diversi ambiti, dalla lingua alle istituzioni sociali, dalla religione alle tecniche, alle arti.