Scultore polacco (Oederan, Germania, 1944 - Parigi 2014). Nato in Germania ma vissuto a Cracovia, ha compiuto gli studi in questa città, dedicandosi inizialmente alla pittura e allestendo la prima personale nella Galleria Krzysztofory (1967). Nel 1968 si è trasferito a Parigi, dove ha ultimato gli studi artistici presso l'École nationale des beaux-arts, quindi ha vissuto per un anno in Messico, aprendosi alle potenti suggestioni dell'arte mesoamericana, per poi tornare nella capitale francese e iniziare la sua produzione scultorea, che si è esercitata dapprima su bronzo e terracotta. Dopo aver lavorato a New York e in Grecia, nel 1983 si è stabilito a Pietrasanta, luogo elettivo per la scultura in marmo, il materiale che nel tempo sarebbe diventato suo mezzo preferenziale di espressione. Influenzato dalle esperienze artistiche di Roy Lichtenstein e Andy Warhol e ispirandosi all'arte classica, M. ha saputo fondervi elementi moderni, disarticolandone e frammentandone la purezza per comporre una realtà contaminata e in disgregazione, popolata da personaggi tormentati e mutili, reliquie di un mondo perduto e della brutalità della storia. A suggellare un binomio osmotico tra archeologia e contemporaneità dell’arte, sue sculture in bronzo sono state temporaneamente collocate in aree archeologiche di eccezione, quali i Mercati di Traiano a Roma (2004), la Valle dei Templi di Agrigento (2011) e Pompei (2016), in suggestivi allestimenti che ne amplificano l'intensità.