Quotidiano politico nato nel 1971 attorno al gruppo politico Manifesto, per opera di alcuni esponenti della sinistra (tra cui L. Pintor) espulsi dal Partito comunista italiano. Ha conosciuto diverse ristrutturazioni (nel 1994 e nel 1998), che hanno condotto all'ampliamento dello spazio dedicato ai problemi internazionali e al dibattito teorico e politico. Nel 2006 (con una diffusione media giornaliera di 31.000 copie) la situazione finanziaria del giornale era tale da giustificarne la chiusura. Tuttavia, grazie all’intervento dei lettori la crisi è rientrata: le sottoscrizioni raccolte hanno superato il milione e mezzo di euro. Nel 2008 i tagli applicati dal governo hanno minato la stabilità appena riconquistata, ma ancora una volta i lettori hanno contribuito al rilancio della testata, aderendo alla campagna di raccolta fondi denominata “Fateci uscire”. Nel 2011 il M. ha celebrato i quarant’anni di attività lanciando una versione rinnovata del giornale: più spazio per dibattito politico, approfondimenti e cultura; l'anno successivo la grave crisi economica è comunque proseguita, e nel mese di febbraio il Ministero per lo sviluppo economico ha avviato una procedura di liquidazione coatta della cooperativa editrice del quotidiano; dopo la liquidazione della cooperativa originaria, nel 2013 è subentrata una nuova cooperativa che ha consentito di proseguire con le pubblicazioni.