Pittore russo (Kiev 1878 - Leningrado 1935). Fu tra i più attivi e dotati esponenti dell'avanguardia russa ed europea. Dopo aver assorbito e superato le avanguardie occidentali giunse alla formulazione dal suprematismo, basato sulla supremazia della pura sensibilità e volto a liberare l'arte dal mondo oggettivo. Sviluppò il discorso pittorico aperto dal cubismo verso l'astrazione assoluta, giungendo fino ai limiti della pittura con opere come il Quadrato bianco su fondo bianco (New York, Museum of modern art).
Scarse sono le notizie sulla sua giovinezza, ma dal 1908-10 M. figura tra i più attivi e dotati esponenti dell'avanguardia russa ed europea. Parte importante nella sua formazione ebbe la pittura francese postimpressionista che M. poté conoscere attraverso le numerose opere collezionate a Mosca. Nel 1916, lanciò il movimento suprematista. Dopo il 1917 con dipinti, disegni, progetti architettonici, saggi e con l'insegnamento alla scuola d'arte di Vitebsk prima e, dopo il 1922, a Pietroburgo, M. si prodigò per la democratizzazione della cultura. Nel 1927 si recò in Polonia e in Germania per una mostra e, richiamato d'urgenza in patria (in conseguenza dell'involuzione politica e culturale della rivoluzione in Russia), lasciò a Berlino gran parte delle sue opere eseguite tra il 1900 e il 1925, oltre a numerosi scritti. Opere. Espose i principi del suprematismo nel saggio Dal cubismo e futurismo al suprematismo (1916). Tra gli appunti e le note lasciati a Berlino insieme alle sue opere vi era anche il manoscritto del fondamentale saggio Il suprematismo o il mondo senza oggetto, pubblicato nello stesso 1927 nei Bauhausbücher (Die gegenstandslose Welt, ripubblicato con più cura a Colonia nel 1962; trad. it. 1969). Le opere esposte a Berlino nel 1927 percorrono tutto l'arco dell'esperienza pittorica di M., dalle prime vagamente impressioniste, a quelle fortemente influenzate dalla pittura di Cézanne, dal fauvismo e dall'espressionismo tedesco, dal cubismo fino alle elaborazioni suprematiste. Con il Quadrato nero su fondo bianco (Mosca, Galleria Tret´jakov; presentato nel 1915 con altri dipinti suprematisti all'esposizione "0,10" di Pietroburgo) M. portò avanti il discorso pittorico aperto dal cubismo verso l'astrazione assoluta e giunse ai limiti della pittura con il Quadrato bianco su fondo bianco (New York, Museum of modern art; fu esposto a Mosca nel 1918). Questa sua posizione trova una necessaria spiegazione nel saggio scritto nel 1922 del Mondo senza oggetto: il motivo sostanziale del "nulla svelato" indica nel nichilismo una delle matrici e giustificazioni dell'astrattismo di Malevič. Negli ultimi anni M. si dedicò prevalentemente al ritratto. Un nuovo avvio allo studio di M. è stato dato dall'acquisto (1957) da parte dello Stedelijk Museum di Amsterdam di gran parte delle opere esposte a Berlino nel 1927.