Pseudonimo del pirata informatico e imprenditore tedesco Kim Schmitz (n. Kiel 1974). Pioniere della pirateria informatica, negli anni è stato condannato più volte per hacking, insider trading e aggiotaggio; tuttavia il suo nome è legato soprattutto a Megaupload. Nel gennaio del 2012, infatti, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha sequestrato il sito di file sharing e ha identificato D. come il proprietario del dominio (che comprende anche Megavideo e Megaporn), accusandolo di frode; avrebbe violato diritti d’autore su musica e film, danneggiando i detentori dei copyright per un totale di mezzo miliardo di dollari. In attesa dell’estradizione, D. è agli arresti domiciliari nella sua casa di Auckland (Nuova Zelanda); nel luglio del 2012, però, ha dichiarato (su Twitter) di essere disposto a costituirsi alle autorità statunitensi se queste si impegnano a sbloccare i suoi beni e a concedergli la libertà provvisoria. L’intera vicenda ha suscitato clamore e reazioni contrastanti; se in molti sostengono il Dipartimento di Giustizia, altri lo condannano duramente. Tra questi ultimi vanno annoverati non solo i milioni di utenti che ogni giorno scaricavano contenuti dal sito, ma anche alcuni grandi nomi della musica e gli hacker di Anonymous (che per rappresaglia hanno attaccato diversi domini istituzionali statunitensi).