Industriale indiano (n. Sadulpur, Rajasthan, 1950), l'uomo che nella classifica dei più ricchi del mondo stilata da Forbes nel 2006 occupa il quinto posto. Appartiene alla casta dei mercanti Marwari, da cui provengono molte rilevanti dinastie di imprenditori indiani, Birla, Piramal, Bajaj, Singhania, Poddar, Modi, Rungta, Ruia, Khetan, Mittal, appunto. Industriale dell'acciaio per vocazione familiare - era stato il padre Mohan a iniziare dopo essersi trasferito a Calcutta (oggi Kolkata) -, nel 1976 fonda la Mittal Steel. Una serie continua di acquisizioni di acciaierie in paesi dal basso costo del lavoro - la prima in Indonesia, poi a Trinidad e Tobago, in Kazachstan e poi ancora in Polonia, nella Repubblica Ceca, in Romania, in Bosnia ecc. - ne ha fatto il più grande produttore di acciaio del mondo (pur avendo egli interessi anche in altri campi), con stabilimenti in quattordici paesi in quattro continenti. Nel 2006 ha rafforzato ulteriormente la propria attività acquisendo il principale suo concorrente, la compagnia lussemburghese Arcelor, ponendosi così a capo della Arcelor-Mittal. Munifico filantropo, è anche balzato agli onori della cronaca per aver acquistato la propria residenza londinese al prezzo più alto mai pagato per una abitazione privata, 57,1 milioni di sterline; per aver speso 50 e più milioni di euro per il matrimonio della figlia Vanisha (cifra comprensiva di ricevimento nel castello di Versailles) e per aver organizzato le nozze del figlio Aditya, suo erede designato, nel Victoria's Memorial di Calcutta. Nel 2002 si è sospettato in Gran Bretagna che un suo generoso finanziamento al Partito Laburista fosse legato a un intervento del primo ministro Tony Blair sulle autorità romene per favorire i suoi affari: il cosiddetto Mittalgate.