(gr. Λαμία) Città della Grecia centro-orientale (58.600.000 ab. circa), capoluogo del nomo di Ftiotide. È situata a 90 m.s.m. al centro di una fossa tettonica, a pochi chilometri dal golfo di Eubea. Nei dintorni, giacimenti di ferro e manganese; coltivazioni di cereali, vite, olivo; commercio di tabacco e cereali.
Fu al centro della guerra lamiaca che, scoppiata dopo la morte di Alessandro Magno (323 a.C.), rappresentò l’ultimo tentativo della Grecia di sottrarsi al dominio macedone. Fu sostenuta ad Atene da Iperide e Demostene, intorno ai quali si creò una coalizione che, guidata da Leostene, riuscì ad assediare Antipatro a Lamia. La superiorità macedone era netta: gli insorti furono vinti a Crannone e Amorgo (322) e costretti a sottostare a dure condizioni di pace. Iperide fu catturato e ucciso, Demostene si suicidò. L. fece poi parte della lega etolica e fu conquistata dai Romani (190 a.C.) che la incorporarono nella Tessaglia.