Termine con cui si indicano le diverse forme di lavoro correzionale penitenziario previste dal sistema giudiziario della Repubblica popolare cinese; oltre ai l. propriamente detti (campi di riforma attraverso il lavoro), infatti, esistono anche i laojiao (campi di rieducazione attraverso il lavoro) e jiuye (campi di destinazione professionale obbligatoria), che però sono meno diffusi e impongono pene meno severe. Istituiti da M. Zedong negli anni Cinquanta, i campi di lavoro (oggi più di mille) hanno l’obiettivo dichiarato di riabilitare i criminali; tuttavia il governo cinese ha mantenuto il più stretto riserbo sulle condizioni di vita e di lavoro imposte ai condannati. La reticenza delle autorità e le testimonianze di ex detenuti hanno alimentato seri dubbi circa gli intenti perseguiti dal sistema dei l.; soprattutto a partire dagli anni Novanta si è parlato apertamente di sfruttamento della manodopera a costo zero e di violenze fisiche e psicologiche perpetrate per annientare il dissenso politico e ideologico. In anni recenti i l. sono stati condannati dall’opinione pubblica e da numerose istituzioni internazionali, grazie anche all'impegno di organizzazioni umanitarie quali Arcipelago Laogai in memoria di Harry Wu.