Città e porto della Francia (182.580 ab. nel 2006), nel dipartimento della Senna Marittima, sulla costa della Manica, all’estuario della Senna. Collegamento essenziale fra il bacino parigino e la costa, il porto è coinvolto nei traffici transoceanici e in particolare nordatlantici, costituendo una base delle linee francesi di navigazione dirette in America, in Africa, in Estremo Oriente, oltre che nei paesi del Mare del Nord e nel Mediterraneo. La sua ricettività è consentita sia da fattori ambientali, quali la profondità dei fondali e l’ampiezza dell’intervallo (di oltre due ore) nelle oscillazioni della marea, sia tecnici, quali i provvedimenti indirizzati a contrastare le alluvioni della Senna: due dighe consentono l’accesso in pieno estuario, mentre il canale di Tancarville, per le imbarcazioni fluviali, collega Le H. alle vie d’acqua interne. I traffici commerciali riguardano soprattutto idrocarburi (circa il 60% del totale delle importazioni) e, in minor misura, carbone, cotone, cereali, metalli non ferrosi, macchinari, legname e prodotti tropicali. Notevole sviluppo industriale nei settori petrolchimico, metalmeccanico, tessile e alimentare. I prodotti petroliferi vengono fatti affluire a mezzo di oleodotti alle raffinerie della bassa valle della Senna e della regione parigina. Primo porto francese per il traffico dei containers.
Fondata da Francesco I nel 1517, ebbe dapprima il nome di Ville Françoise de Grâce, poi mutato in quello di Le Havre («porto») de Grâce (dopo la Rivoluzione, semplicemente Le H.). Nel 1562 la città fu temporaneamente occupata dagli ugonotti e riconquistata, con un assedio diretto dallo stesso re Carlo IX, il 28 luglio dell’anno successivo. Base militare anglo-americana durante la Prima guerra mondiale, durante la Seconda, fu conquistata dai Tedeschi nel giugno 1940 e ripresa dagli Alleati dopo duri combattimenti nel 1944.