L’azione di decifrare un testo scritto o stampato. Sotto il profilo educativo, assume modalità e significati differenti in relazione all’età e ai diversi contesti formativi. Nell’incontro con il testo scritto, i bambini vengono guidati dapprima alla l. compitata, eseguita ad alta voce per frazioni linguistiche successive, per giungere poi alla l. corrente quando i tempi di percezione visiva dei segni e di comprensione di un’intera frase risultano molto ravvicinati. Diversamente, la l. globale mira al riconoscimento rapido delle parole nella loro interezza. Un’altra modalità è la cosiddetta l. silenziosa, che di solito facilita l’interiorizzazione dei contenuti del testo. L’acquisto di abilità superiori in questo campo si manifesta nella l. espressiva (significativa per l’educazione del gusto) e nella l. critica (che, in un certo senso, costituisce il culmine del processo di educazione alla l.).
Nella liturgia, brano della Sacra scrittura letto al popolo, di norma all’ambone, in quella parte della messa che dopo il concilio Vaticano II è chiamata Liturgia della Parola. Tutte le liturgie contemplano nella messa più l.: di norma 2 (o 3 nei giorni festivi). Le l. sono raccolte ordinatamente nei lezionari: festivo (domenicale e santorale) e feriale.
L. di uno strumento di misura Rilevazione del valore indicato dallo strumento. Negli strumenti analogici, se l’indice si ferma proprio in corrispondenza di una graduazione della scala, la l. è immediata; altrimenti la frazione di graduazione viene stimata a occhio, o determinata mediante appositi dispositivi ausiliari come il nonio o il micrometro oculare. L’errore di parallasse dovuto alla distanza fra l’indice, la scala graduata e l’occhio dell’osservatore viene corretto utilizzando una superficie speculare posta al disotto dell’indice, sullo stesso piano della scala graduata. Lo specchio consente una lettura priva di parallasse allorquando l’osservatore vede l’indice (foggiato a coltello) sovrapposto con la sua immagine speculare.
Immediata è invece la l. degli strumenti digitali, che indicano direttamente in cifre il valore della grandezza misurata; in particolare, si parla della l. dei contatori (dell’acqua, dell’energia elettrica, del gas ecc.), che sono appunto strumenti digitali.
Analogamente, nella tecnica fotografica e cinematografica, è detta l. esposimetrica la valutazione, fornita dall’esposimetro, dell’intensità della luce riflessa verso l’apparecchio dall’oggetto inquadrato (l. a luce riflessa) o incidente su di esso (l. a luce incidente); a seconda delle modalità con cui viene effettuata tale misurazione si parla di l. integrata (quando la lettura fornisce la media delle luminosità delle zone del campo inquadrato), di l. spot (quando la misura si riferisce a una zona molto limitata di tale campo), di l. semi-spot (quando si misura la luminosità di tutto il campo dando però un peso maggiore alla zona centrale).