Francesconi, Luca. – Compositore italiano (n. Milano 1956). Ha studiato composizione con A. Corghi, K. Stockhausen e L. Berio, del quale è stato anche assistente dal 1981 al 1984. Nel 1990 ha fondato Agon, uno dei più attivi centri di produzione e di ricerca musicale in Italia. Musicista antiaccademico, interessato a tutte le dimensioni possibili del suono, si può considerare una delle personalità più originali emerse sulla scena compositiva europea a partire dagli anni Ottanta del Novecento, come si nota già nei primi lavori: Suite 1984 per orchestra, percussionisti africani e quartetto jazz (1984), Mambo per pianoforte (1987), Da capo per nove strumenti (1985-86) e Plot in fiction per oboe o corno inglese e undici strumenti (1986), Riti neutrali (1991), Etymo (1994). Tra le composizioni più recenti: Wanderer per grande orchestra (1999), commissionata dalla Scala di Milano; Cobalt scarlet – Two colors of dawn per grande orchestra (2000); Rest concerto per violoncello e orchestra (2004), in memoria di L. Berio, Kubrick's bone per cymbalon e orchestra; Hard pace per tromba e orchestra (2008); Attraverso per soprano e orchestra (2010); l'oratorio drammatico Terra per il 150° anniversario dell'unità d'Italia. L’attenzione di F. per la dimensione politica e sociale ha ispirato Let me bleed per coro misto (2001, su testo di A. Bertolucci), ‘quasi un requiem’ dedicato alla morte di C. Giuliani, ucciso a Genova durante la protesta per il G-8. Considerazione particolare merita il teatro musicale: Ballata (2002, tratto da The rime of the ancient mariner di S.T. Coleridge), Buffa opera (2002, su un testo originale di S. Benni) e Gesualdo, considered as a murderer (2004, su libretto di V. Sermonti). Dal 2008 al 2011 è stato direttore del settore musica della Biennale di Venezia.