In fonetica, si dice l. un fenomeno fonatorio (vocale l., sillaba l., articolazione l. ecc.) nel quale il perdurare nel tempo appare, per qualche verso, caratteristico. La misura di questa durata è valutata relativamente ad altri fenomeni che perciò sono detti brevi. Nelle lingue classiche, e in genere nelle lingue in cui la quantità è un elemento della struttura linguistica, si distingue tra vocale l. e sillaba l.; la seconda è tale quando comprende una vocale l. oppure termina in consonante. Convenzionalmente la quantità vocalica l. è indicata con un trattino orizzontale sovrapposto (ā; mentre la vocale breve si indica col segno ◡ ugualmente sovrapposto, ă). In alcuni sistemi di trascrizione fonetica, la quantità consonantica l., cui si associa generalmente una maggiore intensità, è indicata con la ripetizione della lettera (per cui le consonanti l. sono chiamate comunemente consonanti doppie o anche geminate).