Biochimico statunitense (n. 1947). Docente di scienze biologiche alla Columbia University di New York, membro della National academy of sciences dal 2004, nel 2008 gli è stato conferito con Osamu Shimomura e Roger Y. Tsien il premio Nobel per la chimica in ragione delle sue ricerche, attraverso le quali è stato possibile utilizzare la green fluorescent protein (GFP, proteina a fluorescenza verde), presente nella medusa Aequorea victoria e osservata per la prima volta nel 1962 da Shimomura, per marcare all'interno di una cellula viva elementi subcellulari di interesse (organuli, proteine, ecc.) o per misurare importanti parametri cellulari. Segnatamente, nell'imprescindibile articoloGreen fluorescent protein as a marker for gene expression, pubblicato sulla rivista Science (263, 1994, pp. 802-805) in collaborazione con Y. Tu, G. Euskirchen, W.W. Ward e D.C. Prasher, C. ha mostrato che grazie alla fluorescenza di GFP era possibile identificare le cellule neuronali in animali vivi, nel cui genoma era stata inserita una copia del cDNA (sigla di complementary DNA, usata in genetica molecolare per indicare il DNA sintetizzato in vitro a partire da uno stampo di RNA maturo per azione della trascrittasi inversa) della GFP sotto il controllo di un promotore genico attivo solo nei neuroni. Oltre a numerosissimi articoli apparsi sulle principali riviste scientifiche, tra le sue opere si segnala il volume Green fluorescent protein: properties, applications, and protocols (1997), che ha curato in collaborazione con S. Kain.