In biologia molecolare, sequenza di DNA di regolazione, cui si lega la RNA polimerasi per iniziare la trascrizione (sintesi di RNA). La corretta trascrizione di un gene sia nei Batteri, sia negli Eucarioti dipende dalla sequenza delle basi del suo promotore. In Escherichia coli (v. fig.) queste sequenze di nucleotidi sono costituite da circa 40 basi e contenengono una sequenza comune di circa 6 basi, localizzata a monte del sito in cui inizia la sintesi di RNA, chiamata Pribnow box. La posizione del sito corrispondente al nucleotide di inizio della sintesi di RNA viene designata per convenzione con +1; i nucleotidi che precedono questo sito vengono designati con numeri negativi e non esiste la posizione 0. La Pribnow box si trova nella posizione −10, separata da 5-8 basi dal sito di inizio ed è di regola rappresentata dalla sequenza di consenso (➔ consensus sequence), costituita da adenine (A) e timine (T) TATAAT. Sebbene non tutti i p. di Escherichia coli abbiano la stessa sequenza, il grado di identità nella posizione delle varie basi oscilla dal 45% all’80%. Intorno alla posizione −35 si trova la seconda sequenza di consenso del p., di importanza critica nella determinazione di un rapido e accurato inizio della trascrizione della maggior parte dei geni. Nei Batteri la sintesi di RNA è catalizzata da una singola RNA-polimerasi. La polimerasi purificata, o nucleo dell’enzima (core), consiste di due subunità α identiche e di due subunità simili ma non identiche (β e β1), e può legarsi con bassa affinità a una regione qualsiasi del DNA a doppia elica. L’enzima è in grado di attaccarsi e rapidamente staccarsi dal DNA, e in tal modo scorre su tutta la molecola esplorandola efficacemente. Alcune proteine accessorie, i fattori sigma, permettono il riconoscimento e il legame della polimerasi alla regione −35 del p. e l’apertura della doppia elica a livello della regione −10 (v. fig.). Allo srotolamento e apertura dell’elica segue l’inizio della sintesi di RNA a partire dal nucleotide +1. Appena i primi nucleotidi di RNA sono stati saldati, il fattore sigma viene rilasciato. Nei Batteri un unico sito p. controlla una serie di geni raggruppati insieme che vengono trascritti in un solo RNA messaggero (➔ operone). Negli Eucarioti vi sono tre diverse RNA polimerasi che trascrivono rispettivamente RNAr (RNA-polimerasi I), RNAm (RNA polimerasi II) e RNAt (RNA polimerasi- III). I primi geni eucarioti sequenziati e studiati sono stati quelli che codificano gli istoni, le globine, le immunoglobuline, l’ovoalbumina e la fibroina della seta. Il p. di tutti questi geni è costituito da una sequenza di consenso, formata da adenine e timine (TATA box), collocata in una posizione fissa a 25-30 nucleotidi dal sito di inizio della sintesi di RNA. È stato dimostrato che la sostituzione di una singola base (per es., guanina o adenina al posto della seconda timina) provoca una drastica diminuzione del tasso di trascrizione in vitro. Le sequenze comprese fra TATA e il sito di inizio non influenzano invece la trascrizione corretta del gene. Non tutti i geni degli Eucarioti contengono questi promotori. Molti geni che non vengono trascritti a tassi elevati (per es., quelli che codificano l’ipoxantina o la diidrofolato reduttasi) contengono sequenze ricche in GC (guanina citosina) lunghe 20-50 nucleotidi, collocate a monte del sito di inizio e presumibilmente necessarie a una corretta trascrizione dei geni che non contengono TATA box.
economia P. di servizi finanziari I soggetti attraverso i quali le società di intermediazione mobiliare (SIM) offrono al pubblico i propri servizi in un luogo diverso dalla loro sede sociale. La figura professionale del p. è stata istituita dalla l. 1/2 gennaio 1991; attualmente la materia è disciplinata dagli art. 30, 31 e 32 del d. legisl. 58/24 febbraio 1998. I p. possono assumere la veste di dipendenti, agenti o mandatari di una SIM e devono essere iscritti in un apposito albo tenuto dalla CONSOB, la quale fissa le regole di presentazione e di comportamento a tutela dell’interesse dei risparmiatori.
Nella Chiesa cattolica, p. della fede è il prelato della Congregazione delle cause dei santi, con qualifica di teologo, che ha, nei processi di canonizzazione, la tutela dell’interesse pubblico della Chiesa perché non sia dichiarato santo un personaggio del quale non risultino ineccepibilmente dimostrate le virtù eroiche e i miracoli. Partecipa perciò a tutte le fasi del processo, sollevando ogni possibile obiezione.
Nei tribunali ordinari ecclesiastici, p. di giustizia è uno dei due uffici che costituiscono il pubblico ministero; l’altro è il difensore del vincolo. Presiede alla tutela generale della legge, mentre il difensore del vincolo si limita alla difesa del vincolo matrimoniale o della sacra ordinazione.