Il maso chiuso è un’antichissima forma di proprietà diffusa nelle zone alpine orientali, ed in particolare in Alto Adige (ma è presente anche in Tirolo e Carinzia). L’attuale legge sui masi chiusi (l. prov. Bolzano 28 novembre 2001, n. 17) ha portato notevoli innovazioni alla disciplina tradizionale dell’istituto, che oggi può essere definito come il complesso di immobili, compresi i diritti connessi, che rientri tra i limiti minimi e massimi indicati dal legislatore e che sia iscritto nella sezione I (masi chiusi) del libro fondiario. È stata eliminata, nella successione ereditaria, l’anacronistica prevalenza della linea maschile rispetto a quella femminile (che era stata giudicata costituzionalmente legittima da alcune risalenti pronunce della Corte Costituzionale). Nella divisione del patrimonio ereditario il maso chiuso, comprese le pertinenze, va considerato unità indivisibile e non può essere assegnato che ad un unico erede o legatario.