Macchina elettrica, ideata da G.M. Pestarini, costituente una generalizzazione della macchina a corrente continua, di cui la dinamo classica rappresenta un caso particolare; infatti nella m. si hanno, per ogni coppia di poli, più di due file di spazzole, cosa che consente una notevole flessibilità d’impiego. Il flusso del campo magnetico principale (o induttore) è prodotto da correnti che circolano nel rotore (anziché nello statore, come avviene nelle dinamo vere e proprie) e si chiude attraverso il giogo dello statore. Sullo statore, tuttavia, si trova ugualmente un sistema di espansioni polari provviste di particolari avvolgimenti aventi funzione diversa nei vari tipi di m. che si considerano. A seconda delle prestazioni che la macchina può fornire si parla di m. trasformatrice (o metatrasformatrice), la quale trasforma potenza elettrica di corrente continua a tensione costante in potenza di corrente continua a intensità costante, di m. generatrice (o metageneratrice), la quale trasforma potenza meccanica in potenza elettrica di corrente continua a intensità costante e, infine, di m. motrice (o metamotore), la quale trasforma potenza elettrica di corrente continua a intensità costante in potenza meccanica. Le m., quasi ovunque sostituite da sistemi statici di potenza basati sui convertitori a transistori, a tiristori ecc., hanno consentito lo sviluppo dei primi servomeccanismi.