In senso proprio, scorrimento di un liquido o altro fluido su una superficie o attraverso un determinato condotto e, con valore concreto, la quantità stessa di liquido ecc., che fluisce. In senso figurato, movimento continuo di persone o cose (anche astratte) che susciti l’immagine dello scorrere.
F. genico (gene flow) Migrazione ricorrente di geni tra popolazioni adiacenti. Questo fenomeno fornisce alle popolazioni alleli nuovi ed è fonte di variazione delle frequenze geniche.
F. di energia In un ecosistema indica il trasferimento di energia, associata a materia organica, tra i vari livelli trofici della comunità. L’energia entra nelle comunità sotto forma di radiazione elettromagnetica (luce) che viene utilizzata dagli organismi autotrofi, gli unici in grado di fissarla come energia chimica nei composti organici. Quest’ultima rappresenta la forma di energia utilizzabile dagli eterotrofi, che la trasferiscono lungo le reti alimentari. Questo trasferimento è regolato termodinamicamente e a ogni passaggio una parte dell’energia viene persa sotto forma di calore: ciò implica che da un livello trofico all’altro vi sia una riduzione della quantità di energia disponibile, e di conseguenza una riduzione dell’ammontare della biomassa (o del numero di individui).
L’insieme di beni o di attività finanziarie che si formano, trasformano o scorrono in un determinato periodo di tempo, in genere come contrapposto a fondo (o stock). Si parla in particolare di f. di beni e servizi, o reddito, in contrapposizione a fondo di beni, o capitale. Per il f. di cassa ➔ cash flow.
In fisica, il significato originario del termine è quello di volume di un fluido che passa, nell’unità di tempo, attraverso una superficie (per es., attraverso una sezione del condotto che lo convoglia). Le successive estensioni di significato generalizzano il concetto di f. al caso di un campo vettoriale. Precisamente, v(P) sia un vettore variabile da punto a punto in una certa regione V dello spazio: si definisce f. di v attraverso l’elemento di superficie dσ, il versore della cui normale sia n, il prodotto scalare v‧n dσ. La definizione è legittimata dal fatto che se la sede del campo fosse occupata da un fluido, in moto, e tale che in ogni istante la velocità della particella che occupa la posizione P fosse proprio v(P), il volume di fluido che attraverserebbe dσ nell’unità di tempo sarebbe espresso dal prodotto sopra indicato. Attraverso una superficie finita σ il flusso varrà
Se la σ è chiusa, il f. si dirà entrante se, con n orientato verso l’esterno, il prodotto scalare sopra indicato è negativo, uscente se positivo; vale l’importante circostanza, ricordata come teorema della divergenza, che il f. uscente da σ è uguale all’integrale di divv esteso al volume racchiuso da σ (➔ divergenza). Sempre riportandosi alla precedente immagine idrocinetica di un campo vettoriale, si comprende come sia anche spontaneo chiamare linee di f. le linee del campo v, cioè le linee tali che la tangente a una qualunque di esse nel suo generico punto abbia la direzione di v. Data una linea chiusa che non sia linea di f., s’immagini condotta per ogni punto di essa la rispettiva linea di f.: la superficie tubolare che così viene a determinarsi si chiama tubo di flusso. Se il campo è solenoidale, è cioè tale che in ogni punto di esso è divv = 0, il f. attraverso una qualunque sezione di un tubo di f. ha sempre il medesimo valore, cioè, come brevemente si usa dire, il f. è costante lungo il tubo. Inoltre, se in un campo solenoidale si considera una linea chiusa l, il f. attraverso una qualunque superficie che abbia per contorno l ha un valore indipendente dalla particolare superficie considerata: a tale valore si dà il nome di f. concatenato con la linea l.
F. di calore Quantità di calore che nell’unità di tempo attraversa, per conduzione, un elemento di superficie, di area unitaria, di una sostanza conduttrice. In condizioni stazionarie (temperatura T indipendente dal tempo ma funzione della posizione) coincide col f. del vettore kgradT, ove k è la conducibilità termica della sostanza nel punto considerato e gradT il gradiente della temperatura.
F. di energia L’energia che passa nell’unità di tempo attraverso una sezione di un fascio di radiazioni; ha le dimensioni di una potenza e nel SI si misura in watt. La definizione si riferisce a ogni forma di energia: luminosa ( f. luminoso), termica ( f. termico), elastica (in particolare sonora: f. sonoro), elettromagnetica ecc. F. di forza Per un campo di forza, il f. del vettore intensità del campo. È notevole il fatto che per un campo newtoniano (in particolare gravitazionale, o elettrostatico) il f. di forza attraverso una superficie chiusa risulta ( teorema di Gauss) proporzionale al valore delle masse, delle cariche elettriche ecc., costituenti le sorgenti del campo, racchiuse dalla superficie stessa.
F. di materia Esprime il trasporto di materia nello spazio per effetto di un gradiente di concentrazione ed è dato dal numero di molecole della specie soggetta al trasporto che attraversano nell’unità di tempo l’unità di superficie perpendicolare alla direzione di trasporto (➔ diffusione; trasporto).
F. disperso Nei fenomeni d’induzione elettrica, la differenza tra il f. d’induzione attraverso la superficie del corpo induttore e quello attraverso la superficie del corpo indotto; con tale dizione s’intende anche quella parte delle linee di f. d’induzione che, promanando dal corpo induttore, non terminano sul corpo indotto.
F. magnetico Locuzione correntemente usata in luogo di f. d’induzione magnetica. Fondamentale importanza ha nei fenomeni d’induzione elettromagnetica la considerazione della variazione del f. magnetico concatenato con un circuito e del cosiddetto f. magnetico tagliato da un conduttore in moto in un campo magnetico, con quest’ultima espressione intendendosi il f. d’induzione magnetica attraverso la superficie generata dal conduttore nel suo movimento (➔ induzione).
F. normali In sedimentologia sono quelli idrici, eolici e gassosi, in cui le particelle sono libere di muoversi e di orientarsi l’una rispetto alle altre, nonché di deporsi separatamente dal flusso.
F. reologici F. nei quali la viscosità elevata fa sì che sia le particelle, sia il fluido costituiscano una unica massa, che ha quindi un comportamento d’insieme di fronte alle sollecitazioni.
F. gravitativi F. in cui la forza di gravità costituisce l’elemento fondamentale di trasporto del sedimento, poiché agisce direttamente sulle singole particelle.