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metafisica

di Anna Lisa Schino - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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metafisica

Anna Lisa Schino

La conoscenza della struttura ultima della realtà

Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del tutto casuale: i discepoli di Aristotele che stavano mettendo in ordine il corpus delle opere del maestro intitolarono tà metà tà physikà («libri successivi a quelli sulla fisica») i 14 libri in cui veniva trattata la scienza dell’essere. A partire dal pensiero filosofico arabo e latino del Medioevo, il termine metafisica ha indicato quella parte della filosofia che si propone di individuare la natura ultima della realtà, al di là degli aspetti particolari che sono l’oggetto delle scienze specifiche

La scienza dell’essere

Aristotele chiama «filosofia prima» la scienza dell’essere, in quanto rappresenta per lui il vertice della gerarchia del sapere. La metafisica ha due campi di indagine: il primo è lo studio dell’essere in generale («l’essere in quanto essere», «ciò che esiste in quanto esiste») e quindi dell’essere senza alcuna determinazione particolare, della realtà considerata nei suoi caratteri essenziali e universali. Il secondo è lo studio del sovrasensibile, cioè degli esseri eterni e immateriali. Relativamente al primo campo la metafisica è stata poi chiamata anche ontologia, rispetto al secondo corrisponde alla teologia, o meglio alla teologia razionale o filosofica, distinta da quella basata sulla rivelazione divina.

Come studio dell’essere, la metafisica è per Aristotele dottrina della sostanza, in quanto questo è il significato principale dell’essere; come scienza del sovrasensibile corrisponde alla dottrina del Motore immobile, punto di partenza e centro propulsore del movimento delle sfere celesti al cui centro è la Terra.

Metafisica e realismo

Quando i curatori degli scritti aristotelici hanno usato il titolo dopo la fisica, con quel dopo intendevano dare solo un’indicazione generica, senza alcuna allusione al valore degli argomenti trattati. Ma a causa del contenuto di quei libri il termine ha acquistato un nuovo significato, e il dopo è venuto a indicare non un ‘seguire’, ma un ‘superare’: ossia quelli sono i libri dove si va ‘oltre’ i problemi relativi alla realtà fisica che ci circonda, per affrontare il tema della realtà assoluta, che trascende il mondo fisico.

Nei sistemi filosofici oggettivistici o realistici (come quello aristotelico) che individuano il fondamento ultimo delle cose in una realtà che esiste di per sé e che è precedente al pensiero, la metafisica si configura come ontologia o «scienza dell’essere». Invece, nei sistemi soggettivistici o spiritualistici, che fanno riferimento al soggetto pensante come al fondamento ultimo della realtà, la realtà assoluta viene a combaciare con il pensiero e il suo dinamismo. Infine il regno dell’assoluto può essere individuato nella sfera dei valori morali e soltanto in essa.

La critica al sapere metafisico

A partire dall’Illuminismo, si diffonde un uso critico o addirittura spregiativo della parola. La metafisica è accusata di presentare ragionamenti e dottrine confusi, astratti, cerebrali, oppure di trattare problemi inesistenti con affermazioni prive di senso comune.

Culmine di questo atteggiamento antimetafisico è David Hume, la cui critica ai concetti di spazio, tempo, causa e sostanza coinvolge in una medesima svalutazione sia la metafisica sia la scienza empirica, con esiti decisamente scettici (scetticismo).

Il problema diventa allora quello di discutere le possibilità della conoscenza umana, tema che Immanuel Kant affronta nella Critica della ragion pura. Qui egli rivolge un duro attacco alla metafisica. La sua tesi fondamentale è che non ci può essere conoscenza se non degli «oggetti d’esperienza»; il pensiero, quindi, non può superare i limiti del mondo sensibile, e se si avventura nel campo del sovrasensibile (Dio, l’anima, la libertà della volontà), esso dà vita solo a sogni e illusioni. Kant però recupera il concetto di metafisica a livello morale, come metafisica dei costumi (intesi come comportamenti e usi), e quindi come conoscenza razionale pura che investe l’ambito etico e quello giuridico-politico.

Per Georg Fr. W. Hegel, invece, poiché il razionale e il reale coincidono, la logica, concepita come la totalità dei concetti o categorie, si identifica con la metafisica, in quanto costituisce la struttura assoluta della realtà.

Nel corso dell’Ottocento e del Novecento, con il positivismo e il neopositivismo, la discussione filosofica ha investito principalmente il campo del sapere scientifico, delle sue caratteristiche e dei suoi limiti, escludendo ogni sconfinamento in ambito metafisico. La discussione metafisica ha continuato però a svilupparsi in campo teologico e religioso.

Vedi anche
Immanuel Kant Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, Kant, Immanuel ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, dove compì gli studî medî, e s'iscrisse quindi all'università. Seguace dapprima del ... logica filosofia Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive. 1. La logica antica I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico, pur conservando λογικός per tutta la grecità ... ontologia Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio (1613) e divulgato soprattutto da C. Wolff (1730) per designare la scienza dei caratteri universali dell’ente; è corrispondente quindi a quella ‘prima filosofia’ del più maturo Aristotele, chiamata ... essere antropologia Nell’etnologia religiosa, l’espressione E. Supremo indica una figura pressoché universalmente diffusa nelle culture arcaiche, concepita e rappresentata in maniera assai diversa da altre figure che sono oggetto di culto o sono comunque connesse con i miti delle singole società di interesse ...
Categorie
  • METAFISICA in Filosofia
Altri risultati per metafisica
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    Enciclopedia on line
    Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari. Origine e impiego del termine Il nome della m., che si presenta nella tradizione come il vertice della gerarchia dello ...
  • metafisica
    Dizionario di filosofia (2009)
    Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ φυσικά», da cui la forma contratta μεταφυσικά), raccolti ed editi da Andronico di Rodi (1° sec. a.C.), e successivamente ...
  • metafisica
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    metafìsica [Der. del gr. metà tà physiká "dopo le cose fisiche", denomin. dovuta al fatto banale che nell'ordinamento delle opere di Aristotele fatto nel 1° sec. d.C. i testi relativi alle questioni che oggi chiamiamo metafisiche furono posposti a quelli riguardanti le questioni fisiche, cioè riguardanti ...
  • Metafisica
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Enrico Berti Opera di Aristotele, in 14 libri, contenente le lezioni sull'essere in quanto essere e le sue cause (" cause prime "), cioè la scienza detta da Aristotele " filosofia prima ". Il nome di M., secondo l'opinione tradizionale, deriverebbe dall'ubicazione dell'opera (" dopo le opere di fisica ...
  • METAFISICA
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Guido Calogero Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua origine a una singolare combinazione bibliografica. Nell'edizione degli scritti aristotelici, che nel sec. I ...
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Vocabolario
metafìṡica
metafisica metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto...
metafìṡico
metafisico metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita...
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