Fotografo italiano (n. Napoli 1934). Fra i più importanti fotografi italiani degli ultimi decenni del 20° sec., dopo diversi lavori di impronta socio-antropologica sulla realtà napoletana la sua ricerca si è focalizzata sul mito antico delle civiltà mediterranee (Isolario mediterraneo, 2000) e sugli spazi urbani, oniricamente deprivati della presenza umana (Città visibili, 2006).
Autodidatta, dopo vari reportages sulla realtà napoletana si è dedicato al paesaggio e all'architettura. Dagli anni Settanta, entrato in contatto con le avanguardie artistiche, ha sviluppato un linguaggio improntato alla essenzialità della composizione e alla ricerca di immagini simboliche. Vincitore nel 2003 del premio Feltrinelli dell’Accademia dei Lincei, è stato insignito della laurea honoris causa in architettura dall’univ. di Napoli.
Particolarmente interessato alla mitologia del Mediterraneo e della città di Napoli, ha pubblicato, tra l'altro: Napoli, una vicenda (1974); Vedute napoletane (1980); Naples: une archéologie future (1982); La città invisibile (1990); Passé interieur (1993); Procida: un'architettura del Mediterraneo (in collab. con G. Cosenza, 1993); Mediterranean (1995 e 1997); Eden (1998); il già citato Isolario mediterraneo; Inlands. Visions of Boston (2001); Negli anni Settanta (2001). Presente alla Biennale di Venezia (1982 e 1993), J., i cui lavori sono conservati in diverse collezioni pubbliche internazionali, ha esposto in varie mostre personali (Filadelfia, Museum of Art, 1995; Düsseldorf, Kunstmuseum, 1998; Parigi, Maison européenne de la photographie, 1998; Mantova, Palazzo Ducale, 1998; Cleveland, The Cleveland museum of art, 1999; New York, Aperture's Burden Gallery, 1999; Roma, Galleria nazionale d'arte moderna, 2000; Torino, Castello di Rivoli, 2000). Negli anni successivi ha continuato a esplorare i paesaggi urbani di luoghi diversi e distonici, come nella lettura intrecciata che è stata oggetto della mostra Città visibili (Napoli, Palazzo Reale, 2006), nell’importante esposizione Perdersi a guardare (Milano, Forma - Centro Internazionale di Fotografia, 2007), sintesi di trenta anni del suo girovagare per l’Italia, dove alle indagini sulle architetture si associa la presenza segnica del mare e di una campagna dimenticata, o nella retrospettiva Sublime cities (Montréal, McCord Museum, 2012), in cui la sua consapevolezza documentaristica approda a uno sguardo metafisico puntato ancora una volta sulle metropoli contemporanee. Nel 2013 il fotografo ha pubblicato il saggio La camera incantata, riflessione sulla potenza dello sguardo come forma rarefatta di scrittura, e il libro fotografico sul convento di Suor Orsola Benincasa Le savoir sur la falaise. Nel 2016 è stata allestita presso il Museo Madre di Napoli Attesa 1960-2016, la più ampia retrospettiva dei suoi lavori dal Sessanta a oggi, mentre è del 2023 il testo autobiografico Saldamente sulle nuvole, scritto in collaborazione con I. Pedicini.