In idraulica, dispositivo (detto anche misuratore o edificio di misura o modulatore) per la misurazione e la regolazione della portata di un canale a pelo libero, impiegato specialmente nelle irrigazioni per ripartire l’acqua tra gli utenti di un comprensorio irriguo. Impiego frequente hanno in particolare i m. a risalto atti a misurare la portata delle correnti in regime lento in cui una strozzatura delle sezioni, realizzata mediante il restringimento della larghezza del canale e il rialzamento del fondo con una soglia opportunamente sagomata, provoca il passaggio della corrente da regime lento a veloce, a cui succede il ritorno del regime da veloce a lento. Per avere una misura attendibile occorre che la lunghezza del tratto ristretto sia opportunamente dimensionata: generalmente questa lunghezza non si fa mai inferiore al carico a monte h relativo alla massima portata da misurare; inoltre il carico a valle deve essere tale da non influire sul funzionamento del dispositivo. In queste condizioni il m. funziona da semimodulo e, nota che sia la relazione che lega la portata al carico hm (scala del m.), è possibile determinare le portate misurando l’altezza hm con un idrometro posto in un’opportuna sezione del misuratore.