Filosofo statunitense della scienza (n. 1924 - m. Cortland 1967). Professore alla Indiana Univ. e quindi alla Yale Univ. Elaborando in modo originale temi del secondo Wittgenstein, ha sostenuto la implausibilità della distinzione neoempiristica tra linguaggio osservativo e linguaggio teorico, sottolineando il carattere teorico-concettuale dell'esperienza. Critico della tradizione che identifica con l'induzione la razionalità scientifica, ha inoltre ravvisato la peculiarità della scoperta scientifica nella "retroduzione", cioè nel procedimento che, a partire dai fenomeni osservati, procede a escogitare modelli e teorie "all'interno dei quali i dati appaiono intelligibili". Le sue tesi epistemologiche, suffragate da innumerevoli esemplificazioni storiche, sono all'origine della cosiddetta "nuova filosofia della scienza", caratterizzata dall'attenzione per la storia della scienza. Tra le opere: Patterns of discovery (1958; trad. it. 1978); The concept of the positron (1963; trad. it. 1989); What I do not believe and other essays (post., 1971); Constellations and conjectures (post., 1973).