Elemento chimico che ha una sensibile azione sul metabolismo dei viventi anche se presente in quantità minime. In genere si tratta di singoli elementi chimici che entrano a far parte di molecole complesse (ferro, iodio, zinco, rame, cromo, selenio, manganese, molibdeno, fluoro). Fanno parte della categoria dei micronutrienti, che hanno un ruolo fondamentale nel metabolismo dell’uomo, essendo implicati in quasi tutte le reazioni e le vie metaboliche conosciute.
Il ferro negli alimenti di solito si ritrova in forma ferrica, legato a proteine o ad acidi organici, da cui viene dissociato dall’azione delle secrezioni gastriche per poter essere assorbito. È un componente dell’emoglobina, della mioglobina e delle mieloperossidasi lisosomiali; inoltre, nei citocromi e nelle proteine con ferro non eminico è richiesto per la fosforilazione ossidativa ed è necessario per la fagocitosi e per la batteriolisi proprie dei neutrofili. Lo iodio è assorbito e trasportato alla tiroide, dove è immagazzinato e utilizzato per la sintesi della triiodotironina e della tetraiodotironina (o tiroxina). L’assorbimento di zinco sembra essere direttamente e proporzionalmente regolato dai livelli della metallotioneina, proteina presente nelle cellule della mucosa intestinale che regola anche l’assorbimento del rame, o. contenuto in numerosi e importanti metalloenzimi tra cui la citocromoossidasi, la dopammina-β-idrossilasi, la superossidodismutasi e la lisilossidasi. Il cromo è un costituente del fattore di tolleranza al glucosio (GFT). Il selenio, oltre a essere un componente della glutationeperossidasi, protegge dall’azione lesiva dei perossidi. Infine, tra gli o. sono da ricordare anche manganese e molibdeno (componenti di altri metalloenzimi) e il fluoro, necessario per rafforzare le ossa e lo smalto dei denti.
Nelle piante sono considerati o. il boro, il manganese, il rame, il molibdeno, lo zinco, il nichel e il cobalto, attivi in sinergesi o antagonismo con altre sostanze. Generalmente tutti gli o. si trovano nei suoli agrari, ma la loro mancanza causa malattie da carenza.