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citocromi

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Pigmenti rossi presenti nelle cellule degli organismi aerobi, nelle quali partecipano alla funzione respiratoria. Sono proteine ferroporfiriniche, deputate al trasporto di elettroni per mezzo di una variazione reversibile di valenza del ferro. Sono divisi in vari gruppi (a, b, c ecc.) che si differenziano per alcune caratteristiche del gruppo prostetico e si distinguono per differenze di solubilità e di spettro di assorbimento. Con i piridinnucleotidi e i nucleotidi flavinici, i c. costituiscono il più importante sistema di trasferimento di elettroni dai substrati all’ossigeno atmosferico, permettono cioè l’ossidazione dei substrati con simultanea produzione di energia (➔ fosforilazione). Gli elettroni provenienti dai flavinnucleotidi passano al c. b, quindi al c. c1, al c. c, da questo al c. a, e infine alla citocromoossidasi, enzima con peso molecolare pari circa a 250.000, costituito da 7 catene polipeptidiche contenenti 2 atomi di rame, presente anche in alcuni batteri; catalizza il trasferimento di 4 elettroni dal citocromo c a 2 atomi di ossigeno molecolare, che si riducono e formano acqua, nella parte terminale della catena respiratoria. Il trasporto degli elettroni avviene nei mitocondri, sulla cui membrana interna sono disposti i cinque c. presenti nella catena respiratoria e denominati: c. b, c. c1, c. c, c. a, c. a3. Il c. c è il più noto e il più studiato; esso è una proteina antica, in quanto la sua sequenza amminoacidica presenta analogie in tutti gli organismi animali, nelle piante e nei microrganismi aerobici.

I c. rivestono un importante ruolo nei processi di detossificazione cellulare. Il fegato riceve parte del sangue dall’intestino tramite la vena porta, per cui le cellule epatiche sono esposte alle variazioni di livello delle sostanze nutritizie e alla presenza di sostanze tossiche. Queste variazioni inducono un aumento nella sintesi di determinati enzimi. Il reticolo endoplasmatico liscio delle cellule epatiche contiene enzimi che catalizzano una serie di reazioni mediante le quali sostanze o metaboliti, che potrebbero raggiungere livelli tossici, sono resi solubili in acqua per essere escreti dalle cellule stesse.

Le reazioni di detossificazione più studiate sono quelle catalizzate dai c. P-450 e P-448, che appartengono a un gruppo di proteine integrali del reticolo endoplasmatico liscio, la cui denominazione deriva dalla capacità di assorbire la luce rispettivamente a 450 e a 448 nm. Il c. P-450 si trova, oltre che nei Procarioti, in molti tipi di cellule eucariotiche, e nelle cellule epatiche rappresenta circa il 20% delle proteine totali del reticolo endoplasmatico liscio. Esso svolge l’importante funzione di idrossilare sia sostanze tossiche sia steroidi e acidi grassi, coinvolti nelle normali vie metaboliche di ossidazione. Gli enzimi coinvolti nel processo di detossificazione vengono definiti, per il loro meccanismo di azione, ossidasi a funzione mista. Dopo l’interazione del substrato da ossidare con il c. P-450, il NADPH riduce il ferro presente nel gruppo prostetico del c.; l’ossigeno interagisce poi con il c. e uno dei suoi atomi serve per l’ossidazione del substrato, mentre l’altro viene utilizzato per produrre acqua. In tal modo la sostanza tossica idrossilata diventa più solubile e questo ne facilita l’escrezione.

Vedi anche
ossigeno Elemento chimico, simbolo O, gassoso, incolore, inodore, insapore, contenuto nell’aria e in forma combinata nell’acqua; alimenta la respirazione ed è perciò indispensabile alla vita. chimica 1. Generalità L’ossigeno ha numero atomico 8, peso atomico 15,9994; ne sono noti gli isotopi 168O (99,76%), ... ferro Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, il 5% della crosta). In natura se ne cono;scono 4 isotopi stabili 2654Fe, 2656Fe (il più abbondante, ... eme Composto organico costituito dal complesso di una porfirina con il ferro ( ferroporfirina): a seconda dello stato di ossidazione del ferro, si distingue in eme ferroso o eme ferrico. Gli eme reagiscono con le basi azotate per dare complessi di coordinazione chiamati emocromogeni, che saranno detti ... fosforilazione Reazione chimica tra l’acido fosforico e un altro composto, di norma organico, con eliminazione di una molecola di acqua (per ogni radicale dell’acido introdotto). Esistono varie forme di fosforilazione in rapporto alla natura del composto che viene fosforilato. ● La fosforilazione ha assunto grande ...
Categorie
  • BIOLOGIA MOLECOLARE in Biologia
Tag
  • OSSIDASI A FUNZIONE MISTA
  • RETICOLO ENDOPLASMATICO
  • CATENA RESPIRATORIA
  • GRUPPO PROSTETICO
  • PESO MOLECOLARE
Altri risultati per citocromi
  • citocromo
    Dizionario di Medicina (2010)
    Nome di vari pigmenti rossi presenti nelle cellule di tutti gli organismi aerobi, nelle quali partecipano alla funzione respiratoria. I c. sono proteine ferroporfiriniche, la cui funzione biologica è il trasporto di elettroni per mezzo di una variazione reversibile di valenza del ferro. Essi vengono ...
  • citocromo
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    citocròmo [Comp. di cito- e -cromo] [BFS] Nome di vari pigmenti rossi presenti nelle cellule di tutti gli organismi aerobi, nelle quali partecipano alla funzione respiratoria: sono proteine ferroporfiriniche, la cui funzione biologica è il trasporto di elettroni per mezzo di una variazione reversibile ...
Vocabolario
citocròmo
citocromo citocròmo s. m. [comp. di cito- e -cromo]. – Nome di varî pigmenti rossi presenti nelle cellule di tutti gli organismi aerobî, nelle quali partecipano alla funzione respiratoria: sono proteine coniugate aventi come gruppo prostetico...
emoproteina
emoproteina s. f. [comp. di emo- e proteina]. – In biochimica, nome generico di composti (come l’emoglobina, i citocromi, ecc.) formati da una parte proteica (una globina) e da un gruppo prostetico di tipo metallorganico (eme) legato alla...
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