Musicista italiano (Bologna 1879 - Roma 1936); R. fu compositore piuttosto eclettico, nel quale sono ravvisabili influenze francesi, russe e tedesche; amò piegare le tradizionali forme sinfoniche in senso evocativo (Fontane, Pini, ecc.), ma è soprattutto nella musica teatrale che sembrano convergere e fondersi le peculiarità della musica respighiana, cioè un colore armonico e orchestrale ricco e raffinato e una semplicità di disegno essenzialmente latina.
Studiò al liceo musicale di Bologna con F. Sarti e G. Martucci, poi a Berlino con M. Bruch e a Pietroburgo con N. Rimskij-Korsakov. Si dedicò dapprima ad attività di pianista e direttore d'orchestra, volgendosi però ben presto alla composizione; dal 1913 a Roma, dove fu prof. di composizione, poi direttore nel conservatorio di S. Cecilia e da ultimo titolare del corso superiore di perfezionamento in composizione presso l'omonima accademia; dal 1932 accademico d'Italia.
Compose le opere teatrali: Belfagor (1923), La campana sommersa (1927), La fiamma (1934), il balletto La boutique fantasque (1920, su temi di G. Rossini), i poemi sinfonici Le fontane di Roma (1917), Pini di Roma (1924), Vetrate di chiesa (1926-27), Feste romane (1928), le suites Antiche danze e arie per liuto (2 serie, 1918 e 1923), e Gli Uccelli (1928), e il Trittico botticelliano per piccola orchestra (1927); i concerti per pianoforte e per violino, la Toccata per pianoforte e piccola orchestra (1928), alcuni lavori da camera (soprattutto la Sonata in si minore per violino e pianoforte, 1916-17), e molte liriche per canto e pianoforte. Lasciò inoltre revisioni e trascrizioni di musiche antiche.