Nome dato alla fine del 18° sec. a una figurazione paesistica disposta circolarmente su una superficie cilindrica, all’interno della quale si ponevano gli osservatori che avevano così l’illusione, rafforzata mediante l’ausilio di luci adatte o anche di elementi plastici disposti sul pavimento, di osservare un paesaggio reale lungo l’orizzonte; se ne attribuisce l’invenzione al pittore irlandese R. Barker (1739-1806), che la chiamò cyclorama e se ne servì la prima volta per una rappresentazione in Edimburgo (1788). Lo stesso nome indicò anche gli edifici in cui tali dipinti erano esposti.
Telone a forma semicircolare, che serve a chiudere la scena; può essere dipinto (telone panoramico) o bianco, azzurro o grigio (orizzonte) per simulare il cielo; può essere usato anche in movimento in modo da mostrare un paesaggio che scorre e simulare un lungo cammino. La sua invenzione risale al 1820; in seguito è stato sostituito dalla cupola.