Appartenenti alla comunità zoroastriana di Persia, emigrata in India nell’8° sec., dopo l’invasione arabo-islamica. I particolari storici di tale emigrazione sono poco noti, ma sembra attestata la loro diffusione soprattutto nel Gujarat dal 10° sec. e il successivo concentramento a Bombay (18° sec.), dove fondarono una colonia basata principalmente sul commercio. L’elevata cultura e la florida economia diedero loro la possibilità di ricoprire poi importanti cariche politiche all’interno del Congresso nazionale (1906). Nonostante i forti influssi indiani e il diffondersi di emigrazioni dall’India verso altri paesi del mondo (Canada, USA, Australia, Africa orientale), i p. hanno mantenuto il patrimonio spirituale, religioso e sociale dell’antica patria iranica.
La loro religione, il parsismo, continua la tradizione dello zoroastrismo quale fu praticato e inteso in Persia sotto i Sasanidi. I p. respingono l’appellativo di ‘adoratori del fuoco’ dato loro dagli Indiani, e dichiarano di adorare soltanto Dio (Ahura Mazdā), benché il fuoco abbia gran parte nelle loro cerimonie, come già in quelle degli antichi Persiani.