Processo flogistico acuto che interessa i tessuti superficiali o profondi di un dito, e che di solito è provocato dai comuni piogeni (stafilococchi e streptococchi) che penetrano nei tessuti attraverso soluzioni di continuo, anche piccole, della cute (graffi, punture ecc.). La sintomatologia è analoga a quella di tutti i processi flogistici localizzati ed è caratterizzata da dolore, talvolta violentissimo, arrossamento e tumefazione: quando i p. interessano i tessuti profondi del dito, si possono avere anche disturbi di carattere generale (febbre ecc.), che talvolta possono essere talmente gravi da far passare in secondo piano la sintomatologia locale: si tratta dei cosiddetti p. ipersettici, che si osservano di solito in soggetti defedati, o anche in individui normali quando i p. sono provocati da germi particolarmente virulenti. Il dolore può mancare quando i p. (che sono detti p. analgesici) insorgono in persone che presentano disturbi della sensibilità. A seconda della localizzazione del processo flogistico, i p. si dividono in superficiali, sottocutanei e profondi: i primi sono i più frequenti e sono caratterizzati da un arrossamento della cute che tende a guarire spontaneamente, ma che talvolta può dare origine a un’essudazione sierosa o purulenta che si diffonde sotto l’epidermide intorno al dito, formando il cosiddetto giradito. I p. sottocutanei sono caratterizzati dalla formazione di una raccolta purulenta che tende ad aprirsi all’esterno o a invadere il sottocutaneo di tutto il dito, a seconda delle caratteristiche anatomiche del sottocutaneo interessato dal processo morboso. I p. profondi, che possono interessare le ossa, le articolazioni e le guaine tendinee, presentano rispettivamente i caratteri di un’osteite, di un’artrite e di una tenosinovite; sono i più gravi in quanto possono provocare la perdita di una o più falangi o l’anchilosi di un’articolazione. La terapia, salvo che per i p. superficiali, che di solito guariscono spontaneamente, consiste nell’apertura della raccolta purulenta, che viene poi drenata fino alla risoluzione del processo flogistico, e nel trattamento chemioterapico o antibiotico.