Mina portatile che in passato veniva applicata sulle porte delle fortezze assediate per sfondarle: era costituita da un recipiente di metallo a forma troncoconica, contenente nel suo interno una carica esplosiva e munito di miccia.
In artiglieria, piccola carica di polvere nera, destinata a propagare l’accensione ad altri esplosivi (in particolare, nell’artiglieria italiana, venivano usati dei petardetti d’innescamento, sotto forma di sacchetti di polvere nera finissima, con la funzione di diffondere la fiamma dal cannello alla carica di lancio; in seguito sono stati adottati inneschi che permettono alla fiamma del cannello di intervenire direttamente sulla carica).
Bomba rudimentale di piccole dimensioni costituita da un involucro di cartone pressato contenente polvere detonante, che, con vari sistemi di accensione (a miccia, a sfregamento ecc.), si fa esplodere in occasioni festive.
Nella tecnica ferroviaria, dispositivo detonante che, collocato in prossimità delle rotaie da un apposito apparecchio (mettipetardo), esplodeva al passaggio del treno, fungendo da segnalazione acustica a sussidio delle segnalazioni ordinarie specialmente in caso di nebbia.