Comune della prov. di Siena (2172 ab. nel 2008, detti Pientini), situato a 491 m. s.l.m. su un’altura del Bacino dell’Orcia.
Nota nell’Alto Medioevo col nome di Corsignano, nel 13° sec. fu fortificata dai Senesi e data in feudo, per buona parte, ai Piccolomini. Vi nacque Enea Silvio Piccolomini (1405) che, divenuto papa (Pio II), la trasformò sensibilmente (1459-62) dandole il nome di P. («città di Pio»). La ristrutturazione fu affidata a B. Rossellino che vi apportò accenti quattrocenteschi di matrice albertiana. Nel rispetto dell’impianto del borgo medievale, disposto lungo una sola grande strada da Est a Ovest, fu riqualificato e ridisegnato il centro sostituendo alcuni vecchi edifici con palazzi rappresentativi, a partire dalla cattedrale, di forme classicheggianti all’esterno, con una pianta allusiva al tipo della Hallenkirche (tre navate di uguale altezza, sostenute da alti pilastri tetrastili). Sulla piazza sorsero poi il Palazzo Piccolomini (ispirato a quello Rucellai di L.B. Alberti, a Firenze; con triplice ordine di logge sul giardino, verso la campagna), il Palazzo Ammannati, il Palazzo Comunale e il Palazzo Borgia (poi Palazzo Vescovile).