Nome comune di alcune piante del genere Chrysanthemum e in particolare di Chrysanthemum cinerariifolium (v. fig.), detto anche p. di Dalmazia. Questa è un’erba perenne della famiglia Asteracee, alta 50 cm, sericeo-cenerina, con foglie bipennato-partite, rami terminanti con un capolino simile a quello della margherita dei prati, di 3-5 cm di diametro, con ligule bianche. Cresce spontaneo nella regione adriatica orientale dall’Istria al Montenegro, in luoghi calcarei, aridi. È coltivato nelle stesse regioni (Quarnaro, Dalmazia) e in varie altre parti del mondo, soprattutto in Kenya, Tanzania, Uganda, Congo e alcuni paesi dell’America Meridionale.
I capolini seccati all’aria e macinati danno la polvere detta razzia, usata un tempo direttamente come insetticida; attualmente si usa l’estratto liquido ottenuto trattando i fiori con solvente (etere di petrolio). I capolini già sbocciati, ma con i fiori non fecondati, contengono maggiore quantità (da 0,2 a 0,3%) di principi attivi che quelli chiusi o in frutto.
L’attività insetticida del p. è dovuta alla presenza di composti chimici quali le piretrine e le cinerine, che risultano di spiccata tossicità per gli insetti. Le piretrine, di cui si conoscono due forme (piretrina I e piretrina II), sono liquidi oleosi densi, insolubili in acqua, solubili nei solventi organici; sono esteri dell’acido crisantemico e la loro formula generale è:
dove R1 è il gruppo CH2‒CH=CH‒ CH=CH2, mentre R è il gruppo ‒CH3 o ‒COOCH3 rispettivamente nella piretrina I e nella piretrina II. Differiscono dalle cinerine per il radicale pentadienilico legato all’anello pentatomico, che nelle cinerine è sostituito da un radicale 2-butenilico.
Dalle piretrine naturali si ottengono gli insetticidi piretroidi, composti organici naturali, ossia derivati dall’estratto del p. (costituito da 6 piretrine), oppure sintetici (di tipo fotostabile o fotolabile). Gli insetticidi piretroidi, così come le piretrine naturali, agiscono sul sistema nervoso e per contatto, quindi devono essere applicati con modalità e tempi opportuni. Esplicano un’azione neurotossica molto rapida ma in ogni caso sono caratterizzati da bassa tossicità e da persistenza limitata, con rapida degradazione sulla pianta e sul terreno, dovuta anche alla loro elevata termolabilità; sono più attivi a basse temperature. Le loro caratteristiche si adattano alle esigenze di una moderna difesa fitosanitaria.
Le altre due specie di p. sono quello di Persia (Chrysanthemum roseum) e quello del Caucaso (Chrysanthemum carneum), che è forse una varietà del precedente: il primo ha ligule rosee ed è coltivato in molte forme nei giardini per la bellezza dei fiori; questi due p. non hanno più importanza come insetticidi.