Polimero (detto anche polifenilenetere), la cui catena è costituita da anelli fenilici collegati mediante ponti ossigeno in posizione para:
gli anelli aromatici possono contenere in una o più posizioni dei sostituenti come gruppi metilici, atomi di alogeno e altri, la cui presenza porta a notevoli modificazioni nelle proprietà del materiale. Questi prodotti vengono preparati per polimerizzazione ossidativa a partire dai corrispondenti prodotti fenolici in presenza di un catalizzatore a base di un sale di rame complessato con un’ammina, oppure per policondensazione dei corrispondenti parabromofenati alcalini, con catalizzatore a base di rame metallico in soluzione di piridina. Il più importante dei polimeri di questo tipo, dal punto di vista pratico, è il poli-2,6-dimetil-p-fenilossido
Questo materiale è termoplastico, è solubile in vari solventi e può essere foggiato con quasi tutti i metodi convenzionali. Trova largo impiego nell’industria automobilistica (per molte parti utilizzate nella zona calda vicino al motore), nell’industria chimica (pompe, valvole, tubi), in elettrotecnica (isolamento cavi, portacontatti ecc.), in articoli sanitari. Notevole interesse applicativo ha anche una miscela di p. e polistirene in fase solida dotata di elevata resistenza meccanica e chimica a temperature relativamente elevate.
Dal p. si differenzia il polifenilensolfuro in quanto contiene, al posto dei ponti ossigeno della catena, dei ponti −S−. Questi prodotti vengono preparati per policondensazione, a temperatura elevata, di para-alogenotiofenati alcalini; presentano caratteristiche analoghe ai corrispondenti prodotti ossigenati, ma sono più duri, e maggiormente resistenti al calore, ai reagenti chimici e ai solventi.