Cittadina della Grecia centrale (15.000 ab. ca.), il principale porto dell’Epiro, all’imboccatura del Golfo di Arta, nel Mare Ionio. È capoluogo del nomo omonimo (1036 km2 con 59.600 ab. nel 2005).
Sorse nei pressi di Nicopoli d’Epiro, distrutta dai Bulgari; possesso veneto dal 1499 al 1530, fu poi conquistata dai Turchi. Nel 1605 l’ammiraglio toscano Iacopo Inghirami ne fece distruggere le fortificazioni e nel 1684 Francesco Morosini la riconquistò a Venezia. Con la pace di Carlowitz (1699) P., tornata in mano alla Turchia, passò a Venezia (1718-97) e poi alla Francia (1797), per tornare ai Turchi dal 1798 al 1912, quando al termine della prima guerra balcanica fu annessa alla Grecia.
Combattimento navale di P. Durante la guerra della lega cristiana contro i Turchi, il 25 settembre 1538 Andrea Doria, ammiraglio di Carlo V e comandante supremo della flotta cristiana, incrociò davanti ad Arta quella turca, agli ordini di Khair ad-dīn Barbarossa. Dopo un primo scontro a fuoco, Doria si ancorò nei pressi di Capo Ducato. Raggiunto da Barbarossa, ordinò di dirigersi verso Corfù, ma subì la perdita di alcune navi. Il parziale successo dei Turchi assicurò loro la prevalenza navale nel Mediterraneo sino a Lepanto.