Stato dell’Europa Occidentale. Si affaccia sul Mare Mediterrano lungo la Costa Azzurra, circa 14 km a NE di Nizza, ed è circondato dal dipartimento francese delle Alpi Marittime. È il secondo Stato più piccolo del mondo dopo la Città del Vaticano.
Lo Stato si compone di 4 quartieri tradizionali, che si estendono a semicerchio intorno a un porto naturale: la capitale, Monaco (provenzale Monègue), su un promontorio roccioso che si protende nel mare per circa 800 m chiudendo a SO la baia; vi sorgono il palazzo del principe (iniziato dai Genovesi nel 1215 e successivamente trasformato), la cattedrale (19° sec.) e, sulla costa, il Museo oceanografico (1910); più a N si estende, fronteggiando la rada, il centro commerciale e residenziale di La Condamine; a NE è Monte Carlo; a O si trova Fontvieille, area di uffici e insediamenti industriali. Si sono poi aggiunti i quartieri di La Colle, Larvotto, Moneghetti, Les Révoires, Saint Michel, Saint Roman.
Forte crescita della popolazione e conseguente accentuata urbanizzazione del territorio, iniziate nella seconda metà del 19° sec., hanno caratterizzato la storia del principato per tutto l’arco del 20° secolo. Negli anni 1990 poi si è registrato un aumento della popolazione ancor più sensibile, in gran parte dovuto al numero sempre crescente di stranieri che trasferiscono nel minuscolo principato la propria residenza e i propri affari, attratti da agevolazioni che fanno di M. un vero e proprio paradiso fiscale. Sui 33.000 abitanti odierni, infatti, meno di 7000 sono monegaschi, mentre la parte restante sono residenti stranieri di provenienza prevalentemente francese o italiana.
Il francese è la lingua ufficiale, ma sono parlati diffusamente il dialetto monegasco e l’italiano. La religione nettamente prevalente è quella cattolica.
M. fonda la sua economia sulle attività terziarie, in assoluta prevalenza finanziarie e creditizie, dalle quali provengono i principali introiti che si sommano a quelli, pure assai rilevanti, del turismo. Una delle maggiori entrate dello Stato è costituita dai proventi del casinò di Monte Carlo. In notevole sviluppo anche l’industria (chimica, meccanica, farmaceutica, tessile, alimentare), che anzi le autorità monegasche tendono a potenziare per diversificare l’economia del microstato.
Il territorio del principato è attraversato dalla linea ferroviaria Ventimiglia-Nizza; lo Stato possiede inoltre 2 porti (quello storico di Hercule a La Condamine e un altro realizzato negli anni 1970 a Fontvieille) e un eliporto.
Dominio di Genova sin dal 12° sec., nel 1297 M. divenne possesso di Franceschino Grimaldi, esponente di una potente famiglia genovese. Dopo un periodo di alterne vicende nel 14° sec., per le quali si trovò sottoposta ora direttamente a Genova ora ai Grimaldi, nel 1419 passò definitivamente a questi ultimi, che dovettero difendere il loro possedimento sia dalle mire di Genova, sia da quelle della Francia, sia da quelle dei Savoia, padroni della vicina Nizza e desiderosi di acquisire il possesso di Mentone e Roccabruna, allora compresi nel territorio di Monaco. Con un trattato del 1509 i Grimaldi si assoggettarono alla protezione francese, ma tre anni dopo ottennero da Luigi XII il riconoscimento dell’indipendenza della città. Nel 1524, il Trattato di Burgos fece entrare M. per oltre un secolo nell’orbita della Spagna, pur con una formale autonomia. Nel 1641 Onorato II, che nel 1612 aveva assunto il titolo di principe, restituì il principato al protettorato francese e da quel momento i Grimaldi gravitarono intorno alla corte di Francia. Il 3 gennaio 1793, durante la Rivoluzione francese, un’improvvisata assemblea nazionale dichiarò decaduto il principato e invocò l’annessione alla Francia, status che si protrasse per tutto il periodo napoleonico finché nel 1815 il congresso di Vienna restituì M. ai Grimaldi, affidandone il protettorato al regno di Sardegna. Nel 1860, con la cessione di Nizza alla Francia, i piemontesi si ritirarono anche da M. mentre il principe Carlo III cedeva alla Francia Mentone e Roccabruna.
Da allora, interamente compreso entro il territorio francese e legato alla Francia dall’unificazione dei servizi doganali, postali e telegrafici, il principato cessò da ogni azione politica, cambiò fisionomia e funzione e diventò uno dei maggiori centri turistici e mondani della Riviera. Carlo III (morto nel 1889) e suo figlio Alberto (morto nel 1922), oceanografo insigne, compirono una radicale opera di riordinamento interno rinnovando i codici e l’amministrazione. Nel 1911, con la promulgazione della Costituzione, il principato divenne una monarchia costituzionale. Durante il regno di Ranieri III, divenuto 31° sovrano di M. nel 1949 succedendo al nonno Luigi II, M. ha avuto una nuova Costituzione (1962) ed è diventato membro delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa. Nel 2005, alla morte del principe Ranieri, è salito al trono il figlio Alberto.
Il Palazzo Grimaldi (o Palazzo dei Principi) domina architettonicamente il Principato: fondato come una fortezza genovese (1191), dalla fine del 13° sec. è residenza della famiglia Grimaldi. L’iniziale fortezza-castello fu progressivamente trasformata in palazzo fin dal 15° sec.: tripudio di stili architettonici, la facciata principale appare come una terrazza rinascimentale; sul retro del palazzo restano tracce delle antiche fortificazioni. Alla fine del 18° sec. fu nuovamente restaurato.
Nel corso del 19° sec. l’attenzione si concentrò sull’immagine complessiva del Principato, divenuto polo turistico e residenziale; di rilievo il Casinò, di J.-L.-C. Garnier (1878-79).