Il superiore di una comunità religiosa e in particolare di una comunità monastica.
Titolo di particolare dignità in alcuni ordini cavallereschi (anche gran p.). Nell’Ordine dei Cavalieri di Malta il p. presiede l’organo preposto all’amministrazione dei possedimenti compresi in più commende.
Nel primo periodo comunale, titolo dato talvolta a quello fra i consoli che appariva come il capo del consolato (prior consulum). Il titolo di p. divenne stabile nel comune di Firenze in seguito alle riforme costituzionali del 1282-83; i p. erano in origine i rappresentanti delle più importanti corporazioni commerciali e industriali (le arti). Inizialmente tre (uno dell’Arte di Calimala, uno tra i cambiatori e banchieri, uno dell’Arte della lana), divennero sei poco dopo e, solo nel 1432, furono portati a otto. I p., detti signori, costituirono la signoria. Quando giunsero al potere i Medici, i p. cessarono di rappresentare le arti e divennero strumenti di parte, anche se si chiamarono (dal 1458) p. di libertà. Finì in tal modo, di fatto, il loro governo.
A Firenze, i prioristi erano i manoscritti, ufficiali o privati, in cui si registravano i nomi dei p. e i principali avvenimenti verificatisi durante la loro magistratura.